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No alla deriva

No alla deriva
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27 maggio 2023

La Liberazione della Rai

Fiorello non mi è mai piaciuto, sin da quando, mi sembra su Italia 1, anticipava le notizie del telegiornale con il suo karaoke, con codino annesso: troppo sopra le righe, carico, forzatamente sorridente nel suo tentativo di presentarsi come l'amicone di tutti.

Ciò non toglie che, a volte, anche Fiorello ne azzecchi una, come quando leggo che avrebbe dichiarato che se l'Annunziata se na va dalla Rai dopo la Littizzetto e Fazio, non frega niente alla gente.

Ne sono convinto anch'io.

Apparentemente, se sommassimo gli spettatori di tutte le trasmissioni di propaganda cattocomuniste nelle varie televisioni (Annunziata, Fazio, Formigli, Merlino, Palombelli, Gruber, Gentili e tutti gli altri di cui non ricordo il nome) il pci/pds/ds/pd dovrebbe avere il 120% dei voti.

Invece ha solo il 20%.

Questo accade perchè gli spettatori che pendono dalla labbra di Fazio, sono gli stessi che pendono dalle labbra dell'Annunziata, della Gruber, di Formigli e di tutti gli altri.

Un po' come i carri armati che si dice venissero presentati durante le parate del Fascismo: erano sempre quelli (dicono ...).

Nel mio piccolo ho potuto verificarlo con amici e conoscenti di sinistra che, quando ci si ritrova, citano sempre le stesse trasmissioni e le stesse fonti (tg3, tg1, Sky tg24, la7 ...), ripetendo a pappagallo le tesi sentite a assorbite senza filtro, dimostrando di saltare da un canale all'altro con l'unico risultato di sottoporsi volontariamente ad un lavaggio del cervello con un bombardamento continuo di versioni a senso unico.

Tutti noi altri, invece, ascoltato uno o due telegiornali, magari di quelli brevi che forniscono solo il titolo delle notizie, poi cambiamo canale evitando di pensare con la testa degli altri, ma ragionando sulle notizie pure e semplici ed elaborandole in base alla nostraa esperienza e conoscenza.

Così i risultati reali delle elezioni vedono il Centro Destra vincere con il 46% e ottenere una comoda maggioranza assoluta in parlamento.

Per questo la Rai, che è un servizio pubblico, deve essere ripulita dalle scorie cattocomuniste che l'hanno okkupata per decenni, in spregio alla volontà della maggioranza degli Elettori.

Quello che è accaduto sino ad ora non basta, anche se non interessa, perchè abbiamo dimostrato di poter vivere senza guardare la propaganda cattocomunista che ha fatto metastasi anche nelle cosiddette fiction, come è accaduto nei telefilm americani dove c'è sempre un negro, un omosessuale, possibilmente con una vita di coppia, che rappresentano le vittime o il bene, contrapposto a bianchi eterosessuali violenti e ignoranti e altri bianchi eterosessuali proni alla nuova ideologia e, anzi, ancor più fanatici di negri e omosessuali.

Secondo Travaglio, che non è un sostenitore del Centro Destra, le lamentele dei cattocomunisti sono ingiustificate perchè hanno conservato, da minoranza elettorale, ben nove caselle direttive, contro le sette della Lega, cinque di Fratelli d'Italia e tre dei grillini.

Un vero spoil system avrebbe attribuito tutto alla maggioranza, sostituendo, come sarebbe stato gradito da noi Elettori, TUTTI i direttori compromessi con i cattocomunisti.

Così non è stato e il problema si ripresenterà se non fra cinque anni, almeno fra dieci, quando i cattocomunisti torneranno al governo, come è nel destino di una democrazia che si fonda sull'alternanza e la rigenerazione all'opposizione di chi è stato al governo.

L'unico modo, la strada maestra, per evitare che, ad ogni nomina si ripeta il circo delle lamentele, è che la Rai sia completamente privatizzata, con lo stato che abolisce il canone, tassa odiosa quanto il bollo auto, l'Imu, la tassazione sui risparmi, sui fondi pensione e sui contratti e guadagni di borsa, e incassa una somma ingente dalla vendita, anche a spezzatino, di tutti gli asset, senza conservare nulla.

In questo modo non ci sarebbero più nomine pubbliche, spartizioni e, soprattutto, nessuno pagherebbe più perchè siano prodotti telegiornali e trasmissioni ostili alle sue idee con i suoi soldi.

Perchè tutti i telegiornali e la trasmissioni peserebbero sul conto economico di un privato che guadagnerebbe se avesse gli introiti necessari a produrre quelle trasmissioni, con quell'indirizzo politico, solo se seguite da un pubblico pagante adeguato a raccogliere anche pubblicità che compensi i costi e faccia guadagnare.

Intanto, però, in mancanza di meglio, accontentiamoci del bene: avanti con la Liberazione della Rai, con più coraggio per dare il benservito a tutti quelli compromessi con il passato regime.

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