Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

28 luglio 2024

Chi rinuncia perde sempre

Nel prossimo autunno, l'azione combinata di scadenze, addii anticipati e azione delle toghe rosse, porterà tre regioni al voto: Emilia Romagna, Liguria e Umbria.

In Emilia Romagna ha sempre amministrato il pci, prima in alleanza con i socialisti, quindi con i cattolici fuggiti dalla dc e accucciatisi ai piedi del pci ora pd.

Anche l'Umbria e la Liguria sono due regioni in cui i cattocomunisti hanno da sempre tenuto il bastone del comando, sennonchè i loro fallimenti hanno consentito per quasi dieci anni in Liguria e cinque in Umbria, di provare una amministrazione di Centro Destra.

E se l'Umbria va a scadenza naturale, la Liguria, dove Toti ha amministrato molto bene, sono dovute intervenire le truppe togate per rimuoverlo e dare una possibilità ai cattocomunisti di riprendersi la regione.

Sono quindi tre regioni in cui il Centro Destra parte svantaggiato.

In Emilia Romagna per una tradizione comunista che, con le diramazioni nei sindacati, nelle coop e adesso anche nelle varie curie locali, esercita una cappa oppressiva non lasciando spazio ad alcuna alternativa che non sia conquistata con la forza.

In Umbria perchè la giunta di Centro Destra, la prima, non ha sollevato entusiasmi, avendo svolto i suoi compiti con ordinaria correttezza e pratica efficienza, ma ci vuole ben altro per suscitare consensi in una piazza abituata alla retorica comunista.

In Liguria perchè l'azione della magistratura ha proiettato una percezione negativa su una amministrazione, quella di Toti, che fu confermata con forza cinque anni fa per la sua capacità di risollevare una regione finita ai margini dello sviluppo.

Ma se anche sono regioni nelle quali è da possibile a molto probabile che si perda, rinunciare a combattere, arrendersi prima della guerra rappresenta una sconfitta sicura.

Io non credo che la Meloni abbia la forma mentis di chi rinuncia a combattere, ma la Meloni non può essere in Cina e anche in Italia a fornire le indicazioni ai suoi.

La Verità, uno dei pochi quotidiani che stecca nel coro del conformismo cattocomunista, ma che non fa sconti al Centro Destra evidenziandone gli errori quando occorre, oggi nel confermare che in Emilia Romagna si è scelto di appoggiare una candidata autorefenziale, cosiddetta "civica" (che ha almeno due peccati originali: essere stata sottosegretaria di Monti ed essere "vicina a comunione e liberazione"), ipotizza che anche in Liguria si opti per candidare un "civico" cui imputare la sconfitta.

Così non va.

In Emilia Romagna come in Liguria (e in Umbria, caso a parte dove ha diritto la Tesei ad essere concordemente e unanimemente sostenuta per la riconferma) i politici di Centro Destra non devono tirare il culetto indietro per paura di perdere.

Se io ho quattro preferenze qui in Emilia (Lucia Borgonzoni che già ha fatto bene ed ora è sottosegretario alla Cultura, Alan Fabbri, sindaco di Ferrara confermato al primo turno, Anna Maria Bernini che ugualmente ha già fatto bene ed oggi è meritatamente ministro dell'Università e Ricerca Scientifica e Galeazzo Bignami che ha portato Fratelli d'Italia al livello attuale ed è Vice Ministro alle Infrastrutture) sono certo che vi siano anche molti altri, politici, affidabili, con una storia personale e politica di leale e costante appartenenza al Centro Destra, cui sarebbe (stato) possibile affidare una candidatura che, magari non avrebbe vinto oggi, ma poteva essere il primo tassello per un percorso che possa liberare l'Emilia Romagna dalla cappa cattocomunista.

In Liguria mi fa specie che il Vice Ministro Rixi pare abbia rinunciato, invece di proporsi come il naturale sostituto di Toti, tanto più che Rixi ha già conosciuto la persecuzione giudiziaria e ne è uscito completamente pulito.

Non conoscendo la realtà ligure non ho altri nomi, ma suppongo che, come per l'Emilia, siano in tanti a svolgere un lavoro coerente, affidabile e leale verso il Centro Destra, anche se non hanno l'onore della pubblicità a mezzo stampa (e forse è meglio per loro).

Certamente i cattocomunisti, che presumibilmente si presenteranno nella forma del cosiddetto campo larghissimo con il figliol prodigo Renzi che si è ripresentato davanti al Nazzareno con il cappello in mano, hanno qualche opportunità in più, come hanno tutti coloro che sono mossi da uno spirito di rivincita e che guardano più alla conquista del potere fine a se stesso che al programma.

Tanto tutti quelli che si ritrovano in quel campo hanno esaltato la cerimonia di apertura della olimpiadi, dimostrandosi pienamente allineati al degrado civile, morale e sociale che ha rappresentato, quindi si ritroveranno allineati su tutti i provvedimenti che potranno solo accentuare tale deriva.

Sui temi importanti invece quelli che si ritrovano in quel campo hanno da tempo rinunciato ad ogni progettualità, piegandosi e inginocchiandosi davanti ai voleri della consorteria affaristico finanziaria che trova la sua espressione delle direttive e nelle osservazioni della commissione europea di cui i cattocomunisti sono fedeli esecutori.

Resta la spartizione del potere minuto, quello che un normalissimo manuale Cencelli riesce a ripartire con tanti mal di pancia, ma anche nella consapevolezza che o accettano quella minestra o saranno altri a beneficiare della cornucopia pubblica.

Per questo il Centro Destra non deve rinunciare, affidandosi a improbabili "civici", magari già segnati dai loro trascorsi, a fare una battaglia di Civiltà, anche con il rischio di perderla, ma con la consapevolezza di porre le basi per vincere quelle successive.

Il presupposto è non rinunciare a sostenerla, quella battaglia.

3 commenti:

Nessie ha detto...

In compenso riusciranno a riesumare lo spezzino lesso Orlando, che si finge renitente, ma che poi, alla fine per spirito di partito, obbedirà. Un personaggio che dopo il liceo ha fatto la carriera (si fa per dire) nella FGCI e che ha avuto a che fare coi vecchi comunistoni. Pienamente d'accordo sul fatto che Rixi sarebbe il candidato giusto. Del resto la Lega in Liguria è stata la più coraggiosa nel sostenere Toti fino all'ultimo. Ritiratosi dal governo della regione, certamente a causa di una sinistra manettara e giustizialista, ma anche per colpa di una destra non coraggiosa (Porro dixit) e intrinsecamente divisa sulla faccenda del rigassificatore di Vado Ligure.

Massimo ha detto...

E' il personale politico comunista. Bonaccini, diploma credo scientifico e quindi solo vita di partito. Il suo prossimo successore, De Pascale o come si chiama, uguale: scientifico e iscritto dalla nascita agli incarichi di partito.

Nessie ha detto...

Infatti. Lo spezzino lesso ha solo una maturità di liceo scientifico, ma ciò non gli ha impedito di fare il Guardasigilli, senza nemmeno avere una laurea in giurisprudenza:

https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Orlando

nominato espressamente da Napolitano che temeva dessero l'incarico a Nicola Gratteri, il quale stava indagando sulle trattative Stato-mafia. E non voleva avere rogne.