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No alla deriva

No alla deriva
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07 giugno 2019

Tutto lì ?

La stampa, che non perde occasione per screditare il Governo senza rendersi conto (o forse rendendosene conto benissimo ed è ancora peggio) che inchinandosi al potere straniero, danneggia l'Italia e gli Italiani tradendone il lavoro, i sacrifici e l'Identità, è entrata in fibrillazione, con una ola perenne, dopo la raccomandazione dei commissari scaduti perchè si apra una procedura di infrazione contro di noi.
Tra i vari quotidiani, Il Resto del Carlino, pur schieratissimo con Bruxelles, appare uno dei più moderati, ma ugualmente titola Procedura d'infrazione Ue, ora cosa succede? I rischi e come l'Italia può salvarsi La dura bocciatura dei conti italiani impone risposte drastiche da parte del governo.
Alla fine dell'articolo vengono elencate le conseguenze, sotto il titoletto "I rischi per l'Italia":
"Se la procedura sarà confermata, il nostro Paese diventerà un “sorvegliato speciale”. Dovrà impegnarsi a intraprendere un percorso di riduzione del debito (e anche del deficit strutturale) più stringente degli altri Paesi membri. Un ritorno all'austerità. Ogni tre mesi i commissari verificheranno l'andamento dei conti e delle riforme in Italia, in modo non molto diverso da quello che succedeva in Grecia ai tempi della “troika”. I tempi si allungano - si parla di circa 2 anni - per l'arrivo delle sanzioni che, però, possono essere anche molto pesanti. La prima sanzione è pari allo 0,2% del Pil, nel nostro caso circa 3,5 miliardi di euro: si tratta di un deposito infruttifero, dunque non di una multa vera e propria, ma l'effetto non è tanto diverso. Per la crescita, però, sarebbe ancora più pesante la punizione successiva, ossia il blocco dei fondi strutturali europei (per l'Italia una partita che vale 70 miliardi). Infine, terza sanzione, lo stop ai prestiti della Banca Europea per gli investimenti (Bei), nonché la fine dell'acquisto dei titoli di Stato italiani da parte della Banca centrale europea (Bce).".
Ho riletto tre volte e mi sono chiesto: tutto lì ?
Il blocco in un conto infruttifero, qualunque sarà l'importo, può essere scalato dai cospicui contributi italiani al bilancio del soviet.
Analogamente le sanzioni successive potranno essere compensate da una parallela e uguale riduzione dei contributi stessi.
Lo stop ai prestiti Bei e all'acquisto dei nostri titoli non potrà che renderci più virtuosi con i soldi di tutti, da investire in modo oculato e non in panzane come "gli 80 euro" e ci libererà dal vincolo dell'euro perchè il Governo potrà autorizzare Banca d'Italia a fare quello che la BCE non farà più, ripristinando il dominio Italiano sui titoli di debito Italiani, come una volta, prima di quella iattura dell'euro.
Io vedo solo dei benefici.



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