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11 novembre 2020

Non credo più alla buona fede di Conte e soci

Altre cinque regioni passano da giallo ad arancione, con una bastonata pesantissima alle economie locali e alla vita dei singoli cittadini che svolgono attività autonome, imprenditoriali e professionali.

Sono, ancora una volta, quattro regioni amministrate dal Centro Destra e una sola, la Toscana, dai cattocomunisti.

Mentre sulla Campania di De Luca (cattocomunista) si è assistito ad un ridicolo tira e molla, nulla si dice del Lazio di Zingaretti (cattocomunista), la regione degli 11 milioni di euro spariti in cambio di mascherine mai arrivate, dove da Roma quegli stessi medici dietro ai quali si nascondono Conte e i suoi, lanciano severe grida di allarme.

Ancora giallo per il Veneto del Governatore Zaia (Centro Destra) che ha grande popolarità anche fuori dai confini della Serenissima e per l'Emilia Romagna di Bonaccini (cattocomunista), in odore di prossimo segretario del pci/pds/ds/pd, nonostante nella prima ondata si fosse issata fino al secondo posto per contagi e diffusione del virus cinese.

Continua così, con uno stillicidio che denuncia l'inettitudine del governo cattocomunista, la politica di distribuire bastone e carota.

Se è ovvio che, percentualmente, le regioni amministrate dal Centro Destra sono il 75% del totale, è anche da sottolineare come la attribuzione dei colori sembra seguire una logica strettamente clientelare, finalizzata a demolire l'economia delle regioni di Centro Destra per poi cercare di ingannare gli elettori con la propaganda, salvando per quanto possibile quella delle regioni cattocomuniste.

Con due foglie di fico, per salvare le apparenze, di nome Toscana e Veneto.

Se la buona fede è sempre presunta, io non posso più concederla, dopo quasi un anno di stato di emergenza e pieni poteri concessi a questo governo cattocomunista.

Non posso più credere alla loro buona fede e spero che non siano in buona fede, perchè almeno, in questo caso, ogni tanto si riposerebbero.

Se viceversa fossero in buona fede, allora solo gli Dei potranno salvare la nostra economia.


1 commento:

Nessie ha detto...

Strano titolo: "non credo più alla buona fede di Conte". E quando mai c'è stata? Un abusivo traditore che rinnega perfino le decisioni collegiali sui provvedimenti anti-sbarchi presi dal ministro dell'Interno ai tempi del governo giallo-verde (cioè, l'anno prima) è una persona di cui fidarsi?
Piuttosto occorre sfatare la vulgata (sposata anche da "La Verità") che Conte sia solo un incapace e inetto. Le sue incapacità, indecisioni e inettitudini sono perfettamente calcolate e funzionali a procurare danno contro i cittadini, nonché rovina contro l'economia nazionale. In altre parole, si tratta di un sicario a libro paga delle élite.