La cronaca ci informa che, in provincia di Frosinone, un cittadino (non importa la professione visto che la rapina è avvenuta nell'abitazione privata come potrebbe accadere a tutti noi) ha reagito alla presenza di tre o quattro rapinatori, sparando con il fucile da caccia e abbattendo uno dei delinquenti, gli altri si sono dati alla fuga (e mi auguro che siano ricercati attivamente dalle Forze dell'Ordine, che non scelgano la strada più facile di fare le pulci all'uso difensivo dell'arma da parte della vittima).
La vittima ha dichiarato che il rapinatore gli aveva puntato un'arma che, sembrerebbe, fosse finta.
Le anime belle, magari protetti da mura e scorte, strillano che la vittima avrebbe dovuto accorgersene e non sparare.
Ma la rapina, quella sì, era vera e se la vittima avesse rinunciato all'uso legittimo dell'arma, come avrebbe potuto contrastarla, da solo contro tre o quattro criminali ?
Sarebbe stato inevitabilmente soccombente.
L'uso dell'arma quindi non solo è legittimo perchè ogni difesa è sempre legittima, ma è stato anche necessario ed appropriato.
Se tutti noi reagissimo con forza alle minacce contro la nostra persona e le nostre proprietà, le statistiche (che indicano le citta amministrate dai cattocomunisti - con Milano, Bologna e Rimini ai primi tre posti - con una criminalità superiore a quelle amministrate dal Centro Destra) segnalerebbero una forte riduzione delle azioni criminali.
Ma per reagire dobbiamo essere messi nelle condizioni di farlo e questo implica essenzialmente due provvedimenti.
1) l'autorizzazione in via generale e continuativa, senza necessità di domande, permessi e timbri, per tutti i cittadini incensurati di nazionalità (non solo di cittadinanza, ma di nazionalità !) Italiana per possedere e portare armi da fuoco;
2) Il divieto per i magistrati di indagare contro una vittima di rapina, indipendentemente dalle modalità di uso dell'arma posseduta contro i rapinatori e i delinquenti in genere e delle conseguenze di tale uso.
La difesa è sempre legittima e lo stato deve metterci nelle condizioni di poterla praticare.
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