Se c'è qualcosa che mi fornisce l'indice della piccolezza di una persona, è il suo atteggiamento ecumenico e genuflesso verso le parole d'ordine del momento.
Così Draghi prosegue nel suo precipizio nella mia personale stima e considerazione, accoppiando la genuflessione verso le tre Parche dell'ambientalismo, ad uno sproloquio, l'ennesimo, sull'antifascismo in coppia con una senatrice che dovrebbe rappresentare la censura per tutte le espressioni di odio, ma dalla quale non ho ascoltato una sola parola in difesa non dico di Salvini, di Berlusconi, della Destra in generale, ma neppure di un'altra donna impegnata in politica come Giorgia Meloni, soggetta a continui attacchi a base di insulti e offese.
Oggi, poi, sento che i giovani che preferiscono fare il blablabla sul presunto cambiamento climatico derivante dalle attività umane invece di studiare come sarebbe il loro dovere, hanno marciato per le vie di Milano, intonando bella ciao.
Un motivo in più per essere e comportarmi in modo ostile alle chiacchiere delle tre Parche (e se scrivo Parche e non Grazie c'è un motivo, visto che rappresentano la versione aggiornata del memento mori cristiano) ed ai loro auspici.
Il clima sulla Terra è sempre mutato e sempre muterà, l'intelligenza è non nel cercare di impedirlo, ma nel sapersi adeguare e sfruttare il cambiamento.
Esattamente come l'intelligenza non è nel rivangare ad ogni flatulenza celebrativa fatti di 70-80 anni fa, ma di lasciarli ai libri di Storia per guardare avanti, al nostro futuro, al nostro Benessere e alla nostra Sicurezza.
Ma militanti, elettori e sostenitori cattocomunisti non sono in grado di arrivare a capire neppure questi semplici e banali concetti, mostrando così tutta la loro pochezza culturale e politica.
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