Con il voto del senato, il cosiddetto ddl Zan è stato rinviato in commissione e, presumibilmente, potrebbe non vedere la luce in questa legislatura.
Come noto tale disegno di legge, dietro la foglia di fico del voler sanzionare l'odio, contiene alcune norme pesantemente liberticide contro le opinioni e la libertà di pensiero e di manifestarlo.
In particolare prevedeva una giornata di propaganda omosessuale (e pratiche assimilabili) nelle scuole e concedeva ai magistrati la discrezione sulla valutazione delle opinioni espresse, dando loro il potere di ritenerle fomentatrici di odio e quindi di perseguitare chi le avesse espresse.
Il rinvio in commissione ha quindi rimandato a data da destinarsi un simile vulnus per la Libertà di pensiero e di manifestarlo, una boccata di ossigeno per la malconcia Libertà che abbiamo in Italia, ferita da tempo con le leggi Scelba e Mancino e, adesso, con la scusa del virus cinese, fortemente limitata dai provvedimenti governativi che addirittura subordinano ad un lasciapassare di stato persino la possibilità di lavorare.
La stampa di regime (praticamente tutti tranne qualche quotidiano come La Verità, Il Tempo, Libero e Il Giornale) annichiliti si sono prestati a fare da megafono ai cattocomunisti alla ricerca del "colpevole".
Ma qui non ci sono colpe, ma solo meriti.
Merito di tutti coloro che, quando sembrava che tutto fosse perduto, hanno resistito, continuando a fare opposizione.
Merito di Salvini, della Meloni e anche di Berlusconi che sono riusciti a compattare i non pochi parlamentari del Centro Destra, dando un forte segnale che, in occasione dell'elezione del presidente della repubblica, tale forza parlamentare, incrementata dai delegati regionali a maggioranza di Centro Destra, se sapranno continuare ad essere compatti, saranno determinanti.
Merito di Calderoli che ha intelligentemente applicato le normative regolamentari del senato.
Merito di tutti i senatori che hanno votato, in numero superiore al previsto, con una applicazione di quello che dovrebbe essere la norma, cioè la libertà di coscienza, la mozione di Calderoli.
Merito, infine, dell'arroganza e della protervia dei cattocomunisti, da Letta a Conte, dalla Cirinnà alla Boldrini per finire a tutti i nani e le ballerine che si sono schierati a favore di un disegno di legge liberticida.
Quindi la vittoria ha molti padri, mentre volano i coltelli tra i cattocomunisti con un ridicolo scaricabarile sulle "responsabilità" della loro sconfitta.
Ed è naturale e anche molto bello che, con la proclamazione del risultato, dai banchi di Centro Destra si sia levato un boato liberatorio: siamo ancora in una democrazia !
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