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11 luglio 2022

Lo stolto bullismo antirusso dell'Unione del Male

L'Unione del Male, al traino di Stati Uniti e Regno Unito e in ginocchio davanti al comico con i tacchi a spillo di Kiev, ha promosso ben sei provvedimenti di sanzioni contro la Russia di Putin.

Tutti anticipati da roboanti dichiarazioni e, purtroppo, anche da inappropriati dileggi verso il Presidente russo veicolati da Draghi e Mattarella, cui, evidentemente, la Canossa con Erdogan non ha insegnato nulla.

Dopo, quindi, SEI decisioni di sanzioni verso la Russia, oggi assistiamo ad una fibrillazione, soprattutto nei "tre grandi" dell'Unione del Male (Italia, Germania e Francia) perchè la Russia reagisce e comincia per ritorsione a chiudere i rubinetti del gas.

E' di poco fa la comunicazione dell'Eni che oggi (e si spera non "da" oggi) il gas proveniente dalla Russia subirà una riduzione di un terzo, mettendo ancora più a rischio la costituzione delle riserve per l'inverno, oltre a far crescere il prezzo.

Tutta l'arroganza, la supponenza, il bullismo antirusso di Draghi, Macron e Scholz vengono così ad essere pagati dai popoli di Italia, Germania e Francia.

Leggo che Cingolani, il ministro per la transizione ecologica (sic !), annuncia una campagna "pubblicità progresso" (doppio sic !) per "educare" gli Italiani a "consumi responsabili" (triplo sic !).

In pratica cercano di convincerci (e sicuramente troveranno qualcuno che ci casca visti i precedenti del virus cinese e dell'invio di armi in Ucraina) che sia cosa buona e giusta avviarci ad una vita da pezzenti, rinunciando ad un paio di gradi di riscaldamento in inverno, al condizionatore d'estate, ad un giro in automobile, forse anche a lavarsi.

Il bello è che la notizia viene rilanciata imputando a Putin la chiusura dei rubinetti del gas, come se, dopo SEI provvedimenti di sanzioni, la Russia dovesse mostrare sempre l'altra guancia e sorridere, senza reagire al bullismo dell'Unione del Male.

Un bullismo che, come sempre accade (giustamente) si ritorcerà contro i bulli che hanno imposto delle sanzioni credendo di mettere in ginocchio la Russia e di provocare un colpo di stato contro Putin e ottenendo, come Obama nel 2016 quando tentò di eliminare Erdogan, l'effetto contrario di mettere in ginocchio le economie di Italia, Germania e Francia e impoverire i popoli europei, immiserendo le nostre esistenze.

Draghi, Macron e Scholz hanno fatto esattamente come i pifferi di montagna che vennero in città per suonare e furono suonati.

Purtroppo le conseguenze maggiori le abbiamo noi cittadini e, se non ci ribelliamo cacciando Draghi e compagni per revocare le sanzioni alla Russia ed aprire una nuova stagione di dialogo e di reciprocità finalizzata al maggior benessere non al tentativo di impoverirci reciprocamente, ce le meritiamo tutte.


1 commento:

Nessie ha detto...

La "vita da pezzenti" gli italiani se la sono in parte cercata mandando al governo il partito della decrescita, capeggiato da un comico genovese (senza tacchi a spillo), e accettando bovinamente tutte i confinamenti e le restrizioni di quel virus cinese che non finisce mai di "mutare" in varianti, allo scopo di mantenere al governo questi demolitori-predatori.