Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

19 luglio 2022

Le bassezze propagandistiche dei cattocomunisti non hanno limite

Ieri stavo rientrando a Bologna e ho acceso la radio.

Ho scoperto che la trasmissione della Falcetti (che parla in continuazione anche sulla voce degli intervistati che così non sono in grado di sviluppare un chiaro concetto) che dovrebbe essere "di servizio" con denunce e consigli su questioni di interesse pratico, è stata spostata dalle sei del mattino alle sei della sera, probabilmente per evitare che il suo modo ansiogeno di trattare ogni argomento, faccia salire la pressione agli ascoltatori sin dal primo mattino.

Ho quindi sentito la conduttrice affermare che questo governo lavora, si preoccupa del nostro bene e questo perchè Draghi ha sottoscritto un accordo con l'Algeria per la fornitura di gas in parziale sostituzione della fonte russa.

Cambio stazione e mi collego con Radio 24 dove, ugualmente, c'è un tizio che tuona contro le critiche a quel sant'uomo di Draghi che, se non ci fosse stato, avremmo inflazione, spread , crisi.

E vengono intervistati SOLO esseri che si sperticano nelle lodi a Draghi, mai una volta che venga dato analogo spazio (senza continue interruzioni) a chi la pensa in modo diametralmente opposto (eppure sono migliaia i tweet con hastag #draghidimettiti o #draghiingalera).

A parte la considerazione che quei signori usano il microfono come se fosse di loro proprietà, esprimendo le loro opinioni e potendole diffondere comodamente via etere, cosa che a me è del tutto negato, sottolineo la manipolazione della realtà.

Abbiamo una crisi di rifornimento di gas UNICAMENTE per la PERSONALE GUERRA DI DRAGHI contro Putin e la Russia e quindi che Draghi recuperi un decimo del gas che la Russia non ci fornirà più, a prezzi maggiorati, non è un merito, ma, al massimo, una parziale e peraltro costosissima (a nostre spese, non a sue spese) riparazione per le sue colpe.

Una colpa che si aggrava se si pensa che per non essere dipendenti dal gas russo, perchè Putin sarebbe un "autocrate", peraltro eletto dal Popolo, a differenza di Draghi che ha ripetutamente ammesso di essere un nominato che risponde a Mattarella e non al Popolo, Draghi mette al nostro collo il cappio di rifornimenti provenienti da uno stato africano instabile, con venature islamiste.

Quando al signore di Radio 24 ricordo che Draghi divenne presidente con l'inflazione all'1% ed oggi è all'8%, lo spread a 98 ed oggi è a 216, il debito pubblico a 2600 miliardi ed oggi è a 2800 e il rapporto debito/pil a 140% ed oggi è a 150%.

Draghi venne nominato per gestire la pandemia e, invece di unire l'Italia e pacificare le differenze tra Italiani, ha accentuato la dittatura sanitaria espellendo dal lavoro gli ultra cinquantenni non vaccinati e sottraendo loro lo stipendio, istituendo un lasciapassare chiamato green pass che ha sottratto diritti naturali, indisponibili ed inalienabili ad una parte della popolazione.

Draghi fu nominato quando si poteva gestire un piano di ripresa e resilienza ottenendo indietro dall'Unione del Male fino al 2026 i soldi che l'Italia versava per investirli, a costo zero, in ciò che era più utile per noi ed invece ha richiesto anche i prestiti condizionati e da restituire con gli interessi, legando le mani a chiunque verrà dopo di lui e con un prezzo che pagheremo nei prossimi anni.

Draghi, invece di proporsi come mediatore tra Russia e Ucraina forte di una tradizione diplomatica che risaliva ad Andreotti, ha indossato l'elmetto, soffiando sul fuoco e mettendo tutti noi nella condizione non solo di pagare tre quattro volte di più gas ed elettricità e tutti i beni che richiedono il loro utilizzo, ma anche di non sapere se avremo abbastanza gas per riscaldarci il prossimo inverno.

E la risposta è mettersi al collo il cappio algerino (o di qualche altro stato africano instabile e inaffidabile, oltre ad essere democraticamente ben peggio della Russia di Putin) e di preparare restrizioni, razionamenti e sacrifici per pagare i SUOI ERRORI.

Domani sapremo se dovremo ancora avere come presidente del consiglio un simile essere, che è la peggiore espressione delle consorterie finanziarie e affaristiche che nulla hanno a che vedere con una sana democrazia.


1 commento:

Nessie ha detto...

Tra i suoi errori imperdonabili, c'è quello di non averci tolto dai piedi Speranza, quando subentrò al governo Conte.
Peggio, di averne approvato in lungo e in largo le politiche di restrizioni. Parlo del green pass, quello che – secondo il Draghipensiero – ci avrebbe dovuto assicurare di riunirci insieme a persone non infette e che invece si è rivelato solo strumento di esclusione e di discriminazione per chi lavora. Ma anche delle continue minacce di quarte e quinte dosi in arrivo.