Draghi sta portando l'Italia, senza alcun mandato popolare, alla guerra contro la Russia, confidando non certo nelle imprese delle nostre Forze Armate, ma nell'ombrello protettivo di Biden.
E' un azzardo.
Biden è in carica da meno di due anni e già contende ad Obama e a Carter il primo posto nel podio dei presidenti più incapaci e deleteri.
In più ha reso la parola degli Stati Uniti carta straccia.
Incominciò subito con l'Afghanistan, dove il Presidente Trump aveva concluso un accordo per un ritiro ordinato delle truppe statunitensi, ritirando precipitosamente e in anticipo gli effettivi ancora presenti, costringendo ad una analoga corsa al ritiro anche i paesi alleati (come l'Italia), abbandonando i collaboratori e lasciando che i talebani si riprendessero l'intero paese.
Vero che anche gli afghani misero del loro con la corruzione e dimostrando di non volersi opporre al ritorno dei talebani, non avendo sparato un solo colpo per contrastarli e, anzi, avendo abbandonato nelle loro mani ingenti mezzi militari, munizioni, armi che erano stati inviati dagli stati occidentali.
Non pago Biden, al secondo anno di mandato, dopo aver istigato Zelensky a provocare la Russia, sta mandando a morire gli ucraini (e i russi) prolungando l'intervento militare speciale grazie alle armi modernissime che consegna al comico dai tacchi a spillo di Kiev.
Poichè però si avvicinano le elezioni di metà mandato, Biden aveva bisogno di un successo almeno apparente e così ha pensato ad allargare la Nato, irritando la Russia (e la Cina) con la Svezia e la Finlandia la cui adesione era bloccata dalla Turchia perchè davano asilo ai terroristi curdi (terroristi per i turchi, ma fedeli alleati degli Stati Uniti contro l'Isis).
Per sbloccare la situazione Biden ha pensato bene di esercitare pressioni su Svezia e Finlandia che si sono così rese disponibili a consegnare ad Erdogan 73 curdi e tanti saluti alla riconoscenza per aver aiutato l'Occidente a sgominare l'Isis.
Nel contempo, in odio alla Russia e per non dover dipendere dalle sue materie prime, vengono riabilitati gli stati non più (con un semplice tratto di penna) canaglia del Venezuela e dell'Iran, oltre a una miriade di stati asiatici, arabi ed africani in cui probabilmente parole come democrazia e libertà neanche esistono nel dizionario.
E mentre ci si domanda quando Biden tirerà il bidone agli ucraini, mollandoli e lasciandoli nel guano, Draghi si distingue per essere un obbediente soldatino agli ordini di Biden.
E vedremo il prossimo inverno il risultate delle sue scelte che sembrano sempre più dettate non dall'interesse Nazionale dell'Italia e degli Italiani, ma semplicemente dall'interesse di acquisire benemerenze personali.
Semprechè Biden, disperato per sondaggi totalmente negativi, non cerchi di fare la stessa manovra di Roosevelt nel 1941, quando fece in modo di subire un attacco proditorio dai giapponesi per avere la scusa di entrare in una guerra che la maggioranza degli americani non voleva.
E sarebbe il famoso Asteroide ...
Nessun commento:
Posta un commento