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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

05 luglio 2022

Non è colpa dell'Uomo, anzi ...

La sciagura della Marmolada, con i suoi morti, ha innescato una nuova ondata di sciacallaggio dei fanatici ecoambientalisti.

Lasciamo perdere Draghi, il Fenomeno sopravvalutato, che si è messo a blaterare banalità anche sul clima e, ormai, mi aspetto solo che nella sua captatio benevolentiae, cercando di recuperare la stima che ha perso, si metta ad accarezzare i bambini o a comprarsi un cane come fece il suo degno predecessore Monti quando entrò in campagna elettorale.

Parliamo del rullo a reti unificate che ce la mena sul cambiamento climatico.

Sono ormai anni che siamo bombardati di messaggi di invasati, cui ormai anche la radio e televisione pubblica concedono il microfono senza alcun contraddittorio, che come i monaci medievali assillavano le persone ricordando "dovete morire", continuano a romperci le palle con il terrorismo ecoambientalista, profetizzando sciagure e, quando ogni tanto arrivano (perchè sempre può capitare una disgrazia) vi si buttano come un affamato su un piatto di spaghetti.

Le voci razionali sono flebili, non hanno alcun megafono, probabilmente perchè, come mi spiegò un amico esperto meteorologo, si hanno più ascolti quando si prevede una situazione estrema, che quando si pronostica la normalità.

Oggi, ne La Verità, c'è una bellissima intervista di Franco Battaglia a Franco Prodi (sì, il fratello del Mortadellone) che è uno dei più stimati (forse adesso, dopo le sue dichiarazioni, non più) climatologi.

L'intervista, da leggere per intero !, è efficacemente riassunta nel titolo: il riscaldamento nasce da cicli che sono naturali.

La tesi, che non troverà casse di risonanza perchè smonta quel gigantesco business che è l'economia "verde" con la quale in tanti contano di arricchirsi a spese dei babbei che li seguiranno o saranno costretti a seguirli per adattarsi a leggi imposte da governi deboli e ignoranti, segue quanto da tempo affermato dal professor Antonino Zichichi (la cui parola, una volta, era la Bibbia) che ha ripetutamente informato come l'azione dell'Uomo incida solo per un 5% nel cambiamento climatico e, anche eliminando del tutto, tale incidenza, il clima continuerebbe a cambiare.

E' inutile far soffrire le persone, chiedere sacrifici nella vita quotidiana (tipo lavarsi di meno o tenere spento il condizionatore) e nel portafoglio con il cambio delle fonti di energia, se il clima, comunque, è destinato a cambiare come è da sempre cambiato.

Noi dobbiamo solo adattarci e l'Uomo è l'animale padrone del mondo perchè è (o dovrebbe essere, visto che molte manifestazioni che ottengono copertura mediatica sembrano dire l'esatto contrario ...) dotato di intelligenza che gli consente di adattarsi ai cambiamenti.

Quindi, invece di condurre una battaglia persa, contro la Natura, per contrastare il cambiamento climatico, si provveda a studiare quali coltivazioni possano sostituire quelle presenti nei territori che vengono interessati dal cambiamento.

Invece di disperarsi per la siccità, usare i fondi pubblici per riparare gli acquedotti (che pare perdano oltre il 30% dell'acqua) e per costruire desalinatori, ricordando che oltre il 70% della superficie terrestre è composta di acqua e, quindi, di acqua ce n'è in abbondanza: siamo stati sulla Luna, possibile che non si riesca a trovare il metodo per estrarre acqua potabile dal mare in quantità necessaria ?

O non lo si vuole ?

Invece di blaterare su improvvisate modifiche nel nostro sistema di vita, studiare come poter al meglio e con sempre maggiore sicurezza utilizzare l'unica energia senza limiti che abbiamo, l'energia nucleare.

O non lo si vuole perchè altri sono gli interessi economici di chi detiene il pallino della "informazione" ?

Non è colpa dell'Uomo il cambiamento climatico, perchè appartiene al ciclo naturale della Terra, ma è colpa dell'Uomo o, meglio, di piccoli uomini che cercano il proprio tornaconto, politico od economico, se non si danno le risposte giuste, ma si preferisce alimentare un terrore climatico, per offrire false soluzioni che comportano solo costi e indebiti arricchimenti di pochi.



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