Finite le carte da giocare per mantenere in vita una legislatura che si sarebbe dovuta sciogliere nell'agosto 2019, Mattarella non ha potuto fare altro che convocare le elezioni per il 25 settembre.
Breve parentesi.
Ho visto su Twitter lo spezzone dell'arrivo di Mattarella con i suoi consiglieri, per poi annunciare lo scioglimento delle camere.
Sono stati ripresi di lato, in fila indiana.
Era l'immagine più eloquente dello stato comatoso in cui è stata ridotta l'Italia dopo undici anni di governi a prevalenza cattocomunista, gestiti da Napolitano e Mattarella, in pena sudditanza con i poteri esteri globalisti.
Si vedono quei tre vecchi ingobbiti, che si avviano a passo stanco verso i microfoni.
Sembravano avere sulle spalle il peso dell'intero mondo, ma venga un colpo se pensano di ritirarsi a vita privata, a fare i nonni e i bisnonni !
Ecco perchè io saluto l'avvio del periodo elettorale come una opportunità che viene data al Popolo Italiano per invertire la tendenza alla decadenza e alla sudditanza sulla quale ci hanno portato i governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte 2 (quello giallorosso) e Draghi.
Forse il 25 settembre sarà per noi l'ultima cartuccia da sparare per stracciare una sceneggiatura che altri stanno scrivendo per noi, confidando sulla propensione di alcuni italiani a chiamare sempre in soccorso il (loro) padrone straniero che tra loro sceglie il proprio vicere.
Avrò modo di scriverne, ma è bene intanto ricordare che non esiste alcuna "agenda Draghi" che i cattocomunisti (nelle loro più disparate versioni) possano sbandierare, perchè Draghi non ha fatto altro che mettere in pratica l'agenda dei poteri finanziari e affaristici globali, esteri, che vedono nell'Italia solo una preda da spolpare e negli Italiani un Popolo da disperdere, annientare e sottomettere.
E purtroppo ci sono ancora molti italiani con la sindrome di Stoccolma che plaudono ai loro padroni.
Il 25 settembre quindi sarà necessario, come scriveva Montanelli, turarsi il naso e andare a votare il partito più forte della Coalizione più forte che possa fermare la deriva servile culminata con la presidenza Draghi e riportare al centro e unico tema di governo l'Interesse Nazionale, dell'Italia e degli Italiani.
Possiamo anche accettare di restare nell'euro e nell'Unione del Male, ma se proprio dobbiamo restarci perchè uscirne apparirebbe complicato, allora restiamoci a schiena dritta, usando il veto per difendere gli interessi italiani e portando in Europa le nostre richieste, non per limitare i danni con il timore di doversi scontrare persino con la Finlandia o Malta.
Ad esempio, la Germania ha fatto disporre all'Unione del Male il razionamento del gas, con tagli del 15% e Draghi zitto.
Chi ha reagito mandando a quel paese la Von der Leyen e i suoi mandanti ?
La Spagna socialista, il Portogallo socialista e la Grecia liberaldemocratica.
L'Italia è uno dei tre più grandi paesi dell'Unione del Male e il nostro parere, che non può essere disgiunto dal nostro interesse, deve contare.
Si dica "NO" al razionamento imposto per aiutare la Germania.
Ed è solo un esempio di quello che potremmo ottenere se il 25 settembre uscirà dalle urne una chiara maggioranza, coesa e, fortunatamente, senza i Brunetta e le Gelmini, di Centro Destra sul quale è necessario far confluire i voti.
Male che vada, servirà a rallentare una deriva che non verrebbe mai rallentata da un pugno di parlamentari che riuscissero ad essere eletti dall'unione dei partiti dello zero virgola, ancorchè siano Sirene fortemente attrattive per molti di noi.
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