Draghi è un fan di Gianni Morandi, del Gianni Morandi di annata, di quegli anni Sessanta in cui cantava "In ginocchio da te".
Così, dopo aver interpretato il ruolo del cavaliere impavido che difendeva la pulzella di Bruxelles dal "dittatore" Erdogan, eccolo precipitarsi con la crema del governo da Erdogan, non più dittatore, non più massacratore di curdi, non più tiranno all'interno e sessista ovunque.
Lo schifo che, quotidianamente, ispira Draghi è inenarrabile, non serve neppure commentare, perchè lo sputtanamento se lo autoinfligge.
Adesso aspettiamo che vada in ginocchio anche da Putin, considerando che ci hanno affibbiato l'adozione del Donbass per la ricostruzione.
Un territorio che, prima di poter sviluppare ogni ricostruzione con i relativi affari, dovrebbe essere recuperato dall'Ucraina (e i Russi staranno a guardare ?).
A meno che Draghi non si prepari all'ennesimo salto trasformista, recandosi in ginocchio da Putin dopo averlo già fatto con Erdogan.
Tanto, ormai, la sua credibilità è pari a quella di Mario Monti e, assieme, non fanno la temperatura sulla superficie esterna di Plutone.
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