Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

04 ottobre 2023

Cattivi maestri

Il cartello che riproduco, l'ho fotografato questa mattina nella centralissima via dell'Indipendenza a Bologna.

Era affisso all'ingresso del cinema teatro Arena del Sole, assieme ad altri, per illustrare una situazione di contenzioso dei lavoratori con la proprietà.

Non entro nel merito della controversia sindacale, sottolineo come i cattivi insegnamenti, veicolati da sopravvalutati scrittori, attecchiscano velocemente, esattamente come la gramigna, l'erba cattiva, che ogni bravo contadino ha cura di estirpare perchè non rovini il raccolto.

Allora cerchiamo di puntualizzare quello che ci è stato insegnato sin dai banchi delle elementari e che, con l'esperienza di secoli, appare, ancora oggi, la soluzione più idonea per un parlare e uno scrivere diretto, semplice e comprensibile (cosa che sarebbe molto utile anche ai sindacalisti).

La premessa è che i generi sono due: maschile e femminile.

Tra gli Umani, i maschi nascono con il pisello, le femmine senza, non c'è una terza via (tipo mezzo pisello o pisello virtuale ...).

Da ciò deriva che può accadere di doversi riferire a persone, animali, cose, comprendenti ambedue i generi o sessi.

La regola, elementare, elementare, dai banchi di scuola, ci dice che si usa il plurale maschile. 

Punto.

Non quello sgorbio che, mentre passavo, leggendo con la coda dell'occhio, mi ha fatto registrare "lavoratore in agitazione", come se un solo lavoratore fosse, fantozzianamente, in sciopero per conto suo, una sorta di Atlante che regge il mondo del lavoro contro l'avido padrone.

E neppure, come negli altri comunicati sindacali, l'appesantimento del "lavoratrici e lavoratori", come quelli che giulivamente scrivono o dicono "buongiorno a tutte e tutti", appesantendo, inutilmente, lo scritto e il discorso.

Buongiorno a tutti.

Lavoratori in agitazione.

Semplice, chiaro, diretto, comprensibile e, soprattutto, corretto.

Nessun commento: