Non credo che la giustizia possa essere riformata.
Le toghe rosse resterebbero sempre rosse e continuerebbero a decidere in base alla loro ideologia.
L'unica soluzione sarebbe l'azzeramento totale di tutto il sistema giustizia, con il rinnovo delle norme, degli ordinamenti e del personale, cominciando dal metodo di reclutamento, non più a mezzo di un semplice concorso pubblico, ma per titoli e meriti, quanto ai giudici e per scelta elettorale, quanto ai procuratori.
Dovranno quindi essere posti paletti ben precisi alla azione dei magistrati, a cominciare dalla inibizione a indagare su parlamentari e ministri mentre sono in carica e all'obbligo di applicare le leggi esistenti, a prescindere dalle valutazioni nel merito, che non spettano loro.
E' evidente che simili modifiche all'andazzo attuale non possono essere contenute in una semplice riforma del sistema giustizia, ma nella sua totale riscrittura.
Nel frattempo evidenziamo che tutti i sondaggi, indicano il sostegno degli Italiani ai provvedimenti, a TUTTI i provvedimenti, che provano a bloccare l'arrivo di clandestini sul nostro territorio.
E' un motivo di forza per il Governo, a prescindere dalle scelte personali dei magistrati militanti, per continuare nella ricerca del sistema per bloccare le partenze dei clandestini e, se non ci si riesce, per impedire che sbarchino in Italia, respingendoli anche con la forza se necessario.
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