A parte la mia totale distanza dalle opinioni espresse nel merito, a parte l'ignoranza abissale che dimostrano i manifestanti, c'è da inorridire per una frase ripetuta da più intervistati: è colpa nostra, di noi Occidentali.
Un atteggiamento prono, servo, di gente che ha rinunciato a pensare e che non è degna di rappresentare l'eredità dei Popoli e delle Nazioni d'Europa che, con le nostre esplorazioni, vittorie, sconfitte, hanno (abbiamo) fatto grande questo pianeta.
La totale mancanza di orgoglio di appartenenza e, anzi, l'accanimento per cancellare una Storia vincente ed esemplare, mi dice che, almeno quelli che esprimono tali concetti, siano già in catene, sottomessi, servi obbedienti dei futuri padroni che, per ora, stanno sbarcando e sfruttano il nostro vitto, alloggio, cure e istruzione.
Mi auguro che, come è spesso accaduto in passato, ci sia una maggioranza silenziosa che non solo non condivida quelle idee, ma che sappia essere legittimamente orgogliosa della nostra Storia, delle nostre conquiste, delle nostre esplorazioni.
Per ora, però, ad aver visibilità sono quei disfattisti genuflessi che, probabilmente, sono gli stessi che pensano di cambiare l'andamento naturale del clima, privandoci delle fonti fossili di energia.
E il futuro diventa molto grigio.
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