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23 agosto 2021

Le comode manifestazioni in Occidente

Oggi, a Bologna, ci sarà una manifestazione con la pretesa di aprire "corridoi umanitari" dall'Afghanistan in Italia.

In teoria sarebbe "in Occidente", ma sappiamo tutti che anche gli stati più piccoli in Europa non hanno il cancro cattocomunista antinazionale che abbiamo noi, per cui alzano muri e mandano le loro Forze Armate per impedire l'arrivo dei clandestini.

Noi no.

I nostri porti sono aperti a cani e porci (ultima una nave di medici senza frontiere, organizzazione francese che con due giorni di navigazione in più poteva approdare in Francia, che ci ha scaricato qualche altro centinaio di clandestini raccattati vicino alla Libia) e i nostri governanti si riempiono la bocca con retorici principi di democrazia, diritti etc.

Così il mezzo milione di afghani che spera di arrivare in Occidente, sembra destinato all'Italia, con costi e oneri che, se ci fosse giustizia, dovrebbero essere coperti da una sovrattassa da applicare però solo agli elettori cattocomunisti, i cui elenchi possono essere acquisiti tra i votanti alle primarie del pci/pds/ds/pd.

Il punto è che non sono solo i costi materiali, ma anche quelli immateriali, relativi ai costumi, alla cultura, all'istruzione, insomma ad una integrazione impossibile quando arrivano, come arrivano, tribù intere che si chiudono nelle loro abitudini pensando di riprodurle in Italia.

Situazione ben diversa dall'integrazione di un singolo profugo cui viene concesso asilo e che, gioco forza, essendo solo, si integra nella nostra comunità, facendo lui lo sforzo di adeguarsi ai nostri usi e costumi e non dovendo noi rinunciarvi.

E poi le manifestazioni.

Gli stessi che si opposero alla liberazione manu militari di Afghanistan e Iraq, adesso blaterano di diritti calpestati e manifestano chiedendo che vengano rispettati e che l'Occidente si mobiliti per garantirne la tutela.

Come ?

Parole e sanzioni non servono a nulla, non sono mai servite a nulla e semmai irrigidiscono chi ne è colpito e lo si spinge tra le braccia delle potenze nemiche dell'Occidente come la Cina.

Quindi l'unica alternativa è l'opzione militare che però, quelli che blaterano e manifestano, avevano a suo tempo contestato, manifestando, ca va sans dire, contro l'intervento militare.

Si decidano una buona volta.

O rapporti internazionali basati sul rispetto delle rispettive politiche interne o guerra.

E che impugnino anche loro le armi, perchè è finito il tempo in cui una parte combatte per tutti, per poi ricevere solo insulti.

Ed è finito anche il tempo in cui si combatte e si muore per chi, invece, scappa e consegna le armi al nemico.

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