La lettura dei quotidiani, la visione dei telegiornali, l'ascolto dei giornali radio, ma anche l'oltranzismo ottuso di insospettabili conoscenti, mi induce a ritenere poco probabile un riscatto del Popolo e della Nazione Italiana, piegati da un'influenza che i cattocomunisti hanno sfruttato per rilanciare la loro presa sulle poltrone, mettendosi sempre più al servizio delle consorterie finanziarie e affaristiche mondiali.
Giornalisti o tali solo per la professione dichiarata, usano la lingua come penna, tessendo in perpetuo le lodi di Draghi cui sembra attribuiscano anche i meriti delle vittorie calcistiche e di atletica.
Dirigenti sportivi, nella loro olimpica ignoranza, straparlano di ius soli "sportivo", prestandosi all'ennesima marchetta verso chi pensano detenga il potere di confermarli, non avendo compreso che Marcel Jacobs è Italiano per ius sanguinis (figlio di madre Italiana) e se si applicasse lo ius soli, quella medaglia sarebbe degli Stati Uniti (è nato nel Texas).
Forse sarebbe meglio che ripassassero (se mai l'hanno studiato e ne dubito visti i ragionamenti illogici che fanno) il latino a cominciare da rosa rosae.
Prima del virus cinese pensavo che un forte scossone catastrofico potesse scuoterci al punto da riprendere il cammino verso il futuro, invece una pandemia (peraltro di gran lunga meno mortale della Spagnola del 1918) ha solo peggiorato la situazione.
E' giusto continuare a combattere per rallentare la deriva, se non altro per guadagnare tempo, ma se una pandemia non basta a farci invertire la rotta, non vorrei che veramente ci si dovesse ridurre a guardare il cielo nell'attesa dell'Asteroide.
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