Il Papeete evidentemente fa bene a Salvini, lo tonifica e gli riporta la voglia di combattere la giusta battaglia.
Due anni fa pose fine ai "no" dei cinque stelle e, se non fosse stato per la bramosia di poltrone che attanaglia grillini e cattocomunisti e che fa leva con la faziosità di Mattarella che non ci ha chiamato al voto, oggi il quadro politico sarebbe ben differente, con un governo molto simile a quelli di Johnson nel Regno Unito e di Orban in Ungheria.
Oggi invece leggo che Salvini dichiara che fa fatica a continuare il governo Draghi e, segnatamente, chiede che entro agosto siano assunti provvedimenti tali per bloccare l'afflusso delle orde di clandestini che vengono scaricate quotidianamente nei nostri porti (stoltamente aperti) dalle ong tedesche, francesi, spagnole e olandesi, cioè di quei paesi che nell'Unione del Male pretendono di comandarci, trasformando l'Italia nel campo profughi dell'Europa.
Vediamo se alle parole seguiranno i fatti con il ritiro dei ministri e sottosegretari dal governo ove la Lamorgese continuasse ad essere ministro, così come Speranza resta alla sanità.
Certamente, anche senza la Lega, Draghi avrebbe la maggioranza parlamentare (quella popolare non credo proprio) ma, almeno, sarebbe costretto a sottostare ai ricatti dei cinque stelle che diventerebbero essenziali per la sua maggioranza e, quindi, considerato l'imbarazzante "capacità" dei grillini, mostrerebbe agli Italiani che non è necessaria avere una persona ammanicata nell'Unione del Male per governare, ma è necessario avere una squadra competente, ideologicamente affine, con idee chiare sul progetto di società che si vuole costruire e che, soprattutto, faccia gli interessi dell'Italia e degli Italiani e non quelli dei tedeschi, dei francesi, degli spagnoli o degli olandesi.
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