Non so se sono ripresi i sondaggi, sospesi per Ferragosto (a me, ancora, non è arrivata alcuna richiesta di rispondere dalle due società che abitualmente mi inviano mail) ma ho il sospetto che alla ripresa Fratelli d'Italia prenda margine sulla Lega.
Salvini si è dato molto da fare, con i referendum, girando l'Italia, ma probabilmente non ha messo nel conto che, da sempre, abbracciare i radicali porta ad un esito mortale (chiedere a liberali e repubblicani nella prima repubblica quando decisero di fare liste comuni alle europee con Pannella) e chi, come me, non ha mai apprezzato nè stimato i radicali, non cambia idea neppure se a sostenerne i referendum è il partito votato alle ultime elezioni.
Ma, soprattutto, Salvini sta subendo il bagno della Lamorgese e di Durigon.
Il crollo dei consensi sarebbe verticale se si dovesse verificare la rimozione di Durigon nel nome di un antifascismo che ormai dovrebbe essere archiviato al museo e, contemporaneamente, la permanenza della Lamorgese agli interni con tutti i clandestini che continua ad ammettere in Italia.
E sarebbe giusto cambiare cavallo visto che Salvini avrebbe deluso ogni aspettativa, non essendovi alcun segnale di una uscita dal governo contro natura a guida Draghi, burocrate europeo e con Letta, Boldrini, Speranza e Conte come compagni di viaggio.
E pure l'altro Matteo, il cui crollo nei consensi fu più repentino perchè prese la cantonata del referendum sulla modifica costituzionale, trasformato in referendum sulla sua persona, ovviamente perso.
E magari il colpo di grazia a Salvini lo darà proprio il referendum sostenuto assieme ai radicali.
Perchè se si vuole cambiare qualcosa, la costituzione come la giustizia, non servono le mezze misure.
La costituzione deve essere riscritta dal primo articolo all'ultimo, almeno dimezzandone il numero.
La giustizia non potrà mai essere riformata se continuerà ad essere affidata a questo stessi magistrati, con il sistema di reclutamento basato sul concorso pubblico.
1 commento:
L'unica capacità che finora riscontro nell'alleanza tra di due Mattei è quella di essere riusciti a cacciare Conte (ovvero, la padella) per darci Draghi (la brace).
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