Con l'elezione dei presidenti delle camere, inizia la XIX legislatura e, tempo una settimana circa, avremo finalmente un governo che sia espressione diretta della volontà popolare e non delle congiure di palazzo orchestrate dalle consorterie straniere, finanziarie e affaristiche.
Già questo fatto dice, a chiunque abbia un minimo di sale in zucca, che quello che si appresta a formare Giorgia Meloni è il miglior governo degli ultimi undici anni, a prescindere dal programma, dalla composizione e da quello che riuscirà a realizzare.
Sicuramente il miglior governo degli ultimi undici anni si troverà ad affrontare forse la più grave crisi degli ultimi ottanta anni, soprattutto a causa delle continue cessioni di sovranità a favore di una entità gestita da personaggi imbarazzanti come la Von der Leyen, Michel, la Metsola, Timmerman, Gentiloni e compagnia cantando.
Non sarà facile e la soddisfazione, per tutti noi che abbiamo votato Centro Destra, per la vittoria del 25 settembre, si diluirà nelle difficoltà inevitabili che il governo dovrà affrontare, soprattutto per gli impegni assunti da Draghi e dai suoi predecessori che non solo legano le mani alla Meloni, ma con i debiti fatti, hanno anche messo un cappio al collo di tutti gli Italiani.
Ci vorrebbe il coraggio e la forza di Alessandro Magno che, non riuscendo a sciogliere il nodo gordiano, lo tagliò con la spada e il taglio del nodo sarebbe l'uscita dall'Unione del Male.
Ma per ora rimane un sogno, un obiettivo lontano, da coltivare, ma sul quale non illudersi in tempi immediati.
Come un sogno resterà quella di un governo politico, tutto politico, perchè i tecnici, anche i professoroni universitari che ci spiegano sempre i "perchè" dei fatti, ma dopo che sono accaduti, senza azzeccare mai in anticipo una crisi economica o una scelta energetica, vanno bene per fare i direttori di ministero o i consulenti.
Nel momento in cui scrivo non vi è ancora l'elezione dei due presidenti, anche perchè il regolamento di camera e senato sono differenti, per cui presumibilmente avremo già il presidente del senato oggi e quello della camera domani.
Quindi si formeranno i gruppi parlamentari e, finalmente !, Mattarella potrà attivare la liturgia delle consultazioni.
In pratica, nonostante la netta vittoria del Centro Destra, abbiamo perso un mese per rispettare una liturgia stantia e priva di qualsivoglia utilità.
E questo per dire che ci sarebbero tante questioni in cui mettere le mani, anche oltre l'immediatezza delle bollette e dell'energia.
Non sarà una legislatura costituente, ma potrebbe essere la legislatura della svolta, con l'ingresso di una Destra che sia tale alle maggiori responsabilità di governo.
E considerando il fallimento della sinistra cattocomunista e dei sopravvalutati tecnici, la svolta è già agli atti.
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