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No alla deriva

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26 ottobre 2022

Non è solo un nuovo Governo


Per un paio di circostanze casuali, ieri ho avuto la possibilità non solo di ascoltare in diretta il discorso della Meloni, ma anche di leggere commenti e giudizi.

Ho l'impressione che i cattocomunisti siano spiazzati, perchè la Meloni ha pronunciato un discorso efficace, concreto, chiaro, senza rinunciare a marcare le radici di destra, ma nel contempo difficilmente aggredibile con proposte alternative (che non si sono, peraltro, lette) che siano nelle corde del sentimento popolare.

La Meloni ha affermato che affronterà prioritariamente la questione delle bollette e dell'energia, anche se dovesse essere costretta a rinviare ad un secondo tempo altri temi che pure sono nella sua agenda e che ha riconfermato.

Il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi (che, tra parentesi, ebbi modo di apprezzare in una sopraffina e di successo opera di tessitura diplomatica tra le istituzioni, i sindacati e le aziende, nel 2006 su un problema allora particolarmente impellente a Bologna come le rapine in banca) ha già alzato il cartellino giallo davanti al muso delle ong che vorrebbero continuare a scaricarci clandestini, mentre la Meloni infliggeva metaforiche coltellate ai cattocomunisti parlando di blocco navale come da previsione della missione navale Sofia, per la creazione di centri di valutazione e smistamento, sul territorio africano, dei richiedenti asilo.

I commenti sono entusiasti quelli degli elettori di Centro Destra e rabbiosi quelli della sinistra che, però, non trovano altro che ripetere le formule perdenti della campagna elettorale, dall'antifascismo militante all'assistenzialismo sprecone.

Le aspettative, quindi ci sono e sono rafforzate dalla sincerità percepita da tutti delle convinzioni e degli impegni espressi dal Presidente del Consiglio.

Se la Meloni si è dimostrata "pronta", come dal suo slogan elettorale, io prendo a prestito lo slogan della Lega e "credo" che questo non sia solo un nuovo Governo, ma l'alba di una nuova Era.

Non verrà realizzato tutto, gli ostacoli saranno posti e frapposti da ogni parte, ma sprofondati come siamo dopo undici anni di governi cattocomunisti con qualche spolveratina cosiddetta tecnica, per quanto poco riesca a realizzare del suo programma, sarà sempre molto rispetto a quello che abbiamo e, in ogni caso, l'importante è iniziare.

Personalmente non ho priorità da dettare, tanto è inutile perchè ormai dovrebbero averlo capito tutti che, come i grandi leader del passato quale Reagan e la Thtacher, anche la Meloni ascolta tutti, poi decide di testa sua sulla base delle informazioni che ha acquisito e studiato.

E, in fondo, che inizi dai clandestini o dalla tassa piatta, poco importa, l'importante è che inizi.

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