Viene confermata la regola aurea per cui il partito di Centro Destra che avrà il maggior numero di voti esprimerà il presidente del consiglio se il Centro Destra avrà la maggioranza.
A seguire si sono anche accordati per la ripartizione dei collegi, per cui adesso resta "solo" da vincere.
A fronte la sinistra magmatica sta spaccando l'atomo che dovrà poi cercare di ricondurre ad unità.
Letta, Calenda, la Bonino, Renzi, Conte, Casini e poi tutti i fuoriusciti da Brunetta alla Carfagna, da Di Maio alla Gelmini, tutti alla ricerca di un seggio sicuro che dovrà necessariamente essere trovato tra l'Emilia Romagna e la Toscana, sottraendolo a qualche candidato locale, radicato sul territorio e apprezzato dagli elettori cattocomunisti che, peraltro, dimostreranno di avere l'anello al naso votando chiunque venisse candidato, seguendo stolidamente le direttive del partito.
Rivelatasi una vana speranza la gufata sulla rottura tra i partiti del Centro Destra su premier e collegi, ecco che la sinistra si arrocca nuovamente sulle fregnacce come quella delle presunte interferenze russe sulla crisi per un colloquio (a maggio) tra un consigliere di Salvini e un diplomatico russo.
Giannini, il direttore de La Stampa, non arriva neppure a rendersi conto che una "notizia" del genere non porta altro che simpatia alla Lega da parte di tutti coloro che, magari, in questi giorni pensavano di firmare per il tentativo di numerose entità da zero virgola, contrarie all'invio di armi all'Ucraina, di presentare liste.
Meglio così, la Lega raccoglierà anche i voti che sarebbero andati dispersi, favorendo oggettivamente i cattocomunisti.
Il Centro Destra ieri ha dato dimostrazione di solidità che è anche una garanzia, adesso che la parte peggiore di Forza Italia è salpata per altri lidi portando là la zizzania che semina ovunque (ma solo dopo essere stati eletti con i voti altrui), che se NOI ELETTORI daremo a Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia voti sufficienti per conquistare una larga maggioranza alle camere, anche quel programma di meno tasse, respingimento dei clandestini, recupero della Sovranità Nazionale, ripristino dell'ordine nelle strade anche ampliando l'applicabilità della legittima difesa e tutto ciò che non piace alla sinistra, sarà molto più vicino a realizzarsi compiutamente.
2 commenti:
Non mi piace togliere le illusioni. Ci pensa già la vita a farlo. Ma se la Meloni telefona a Draghi e pensa di mettere "più tecnici" nella sua compagine, una volta eletta leader, l'astensione di protesta crescerà. Comunque la campagna elettorale non si fa telefonando a Draghi, ma informando i cittadini.
https://www.ilgiornale.it/news/politica/telefonate-draghi-e-meloni-i-consigli-e-i-timori-sugli-2054460.html
La Meloni mastica politica sin da ragazzina. Telefonare a Draghi non costa nulla, si vellica il suo ego e magari non sarà così ostile durante la campagna elettorale. Se poi il Cdx avrà una maggioranza solida (non di un voto e neppure di 10, ma almeno una ventina) allora punto e a capo.
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