Ma quanto sono ripugnanti i cattocomunisti ?
Ma quanto è disgustoso Enrico Letta che, prima, imita Giorgia Meloni e prova ad esibirsi in tre lingue, ma, a differenza della Leader di Fratelli d'Italia, usa lo strumento per danneggiare l'Italia andando a frignare, come un moccioso dell'asilo infantile, dalla maestrina Von der Leyen, per "denunciare" quanto sia cattiva la Meloni che non vuole l'Unione del Male.
E che dire della mistificazione sul presidenzialismo che porta i cattocomunisti, tutti, da Letta a Calenda, da Renzi a Fratoianni a Conte, a berciare contro Berlusconi, urlando alla lesa maestà per aver detto una sacrosanta verità: cambiando il sistema di elezione del presidente della repubblica, Mattarella dovrebbe avere il buon gusto e la sensibilità politica e morale di dimettersi.
E quanto ripugna la coscienza vedere che i cattocomunisti strumentalizzano una morte e una anziana donna per meri scopi di propaganda di parte ?
E quanto fanno schifo i cattocomunisti che, in un periodo in cui il problema maggiore è l'approvvigionamento energetico e Draghi minaccia razionamenti, freddo e miseria per sostenere una guerra che solo lui vuole, propongono come punti essenziali del loro programma la droga libera (perchè anche la cannabis è droga e si comincia sempre ingannando il prossimo parlando di un solo tipo di droga, dimenticando che, comunque, la droga fa male, sempre), le unioni omosessuali, l'eutanasia e lo ius scholae per incrementare l'invasione dei clandestini ?
So che alcuni di quelli che leggono i miei commenti sono orientati ad astenersi o a votare per qualche partito della protesta monotematica credendo di farla pagare al sistema.
Ma se si vanno a leggere le quotidiane dichiarazioni di Letta e compagni (e i compagni sono anche i due bulli, Renzi e Calenda, Conte e i grillini) non possono che comprendere quanto il sistema verrebbe ben più scosso da un governo a guida Meloni (o Salvini), con una forte maggioranza del Centro Destra possibilmente con oltre il 60% dei seggi, di quanto non sarebbe mai turbato dall'ingresso in parlamento di una ventina di contestatori destinati a fare una sterile, ancorchè rumorosa opposizione o se l'astensionismo arrivasse al 50% (tanto non c'è quorum per la validità del voto politico).
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