La sceneggiata messa in piedi da Letta, Renzi, Calenda e Conte probabilmente non è ancora finita, ma è già sufficiente a far capire a tutti gli Italiani che quelli sono totalmente disinteressati alla sorte dell'Italia e del nostro Benessere e Sicurezza, preoccupandosi solo di dare risposte ai loro sponsor stranieri.
Si comportano infatti come, prima dell'Unità d'Italia, si comportavano i vari signorotti locali che, in base al proprio interesse, all'opportunità di acquisire un castello in più allargando il loro dominio, si appoggiavano e sostenevano le pretese di conquista di francesi, spagnoli e austriaci sulla nostra terra.
Così Letta, Renzi, Calenda e Conte (e le frattaglie disperatamente in cerca di aggregazione) stanno giocando come bambini dell'asilo infantile, ai quattro cantoni, sistemandosi ora in un angolo, ora al centro, ora a sinistra in base alle convenienze.
Il grande assente è il programma sul quale c'è mistero, tranne su un aspetto sul quale sono tutti d'accordo: aumentare le tasse, introdurne di nuove, per sottrarci redditi e risparmi e sperperarli vuoi a favore dei clandestini (circa dieci miliardi tra vitto, alloggio, cure e istruzione), vuoi a favore di nullafacenti (dodici miliardi per il reddito di cittadinanza), vuoi in una miriade di bonus (per i 200 euro una tantum quasi sette miliardi, quattordici per la riduzione del cuneo fiscale e anticipo pensioni di fine anno per distribuire 13 euro lordi in media) che non risolvono alcun problema, ma solo lo rimandano, aggravato, al governo successivo.
Come ha fatto il Fenomeno Draghi che sta lasciando al nuovo governo debiti mai visti, aggravati da inflazione, decrescita e conflitti internazionali verso chi potrebbe darci una mano con materie prime essenziali.
La sceneggiata di Letta, Renzi, Calenda e Conte, quindi, ha chiarito quale sia il loro spessore, meriti e capacità.
Se qualcuno dovesse ancora scegliere di votarli, non potrebbe mai accampare la scusa di essere stato tratto in inganno, perchè la maschera perbenista e finto competente è caduta a tutti e quattro e l'auspicio è che subiscano una disfatta tale da imporre loro di andarsene per sempre dalla politica italiana, per favorire il ricambio della classe dirigente a sinistra.
In positivo la sceneggiata ci sta anche dimostrando che è possibile, scegliendo un partito del Centro Destra, votare consapevolmente per un'Italia migliore, più solida, più Sovrana, più Indipendente, più Identitaria.
Possono non piacere certe dichiarazioni, certe persone, certe scelte di campo, ma la valutazione non deve essere fatta in base a singole questioni che a me possono interessare e a molti altri interessano molto meno, bensì al quadro di insieme.
E il quadro complessivo ci dice che l'unica coalizione che da 28 anni collabora, l'unica coalizione che ha quindi una consolidata base comune, l'unica coalizione che ha regole chiare su chi dovrà esprimere il presidente del consiglio, l'unica coalizione che ha un programma non ambiguo e che, per quanto possano esserci singoli punti che non piacciano ad una minoranza di elettori, nel suo complessa restituirebbe dignità e spessore all'Italia, è la coalizione di Centro Destra.
E per questo dobbiamo ringraziare Letta, Calenda, Renzi e Conte che hanno spazzato via ogni alibi a chi avesse ancora dei dubbi in merito.
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