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06 agosto 2022

Il pericolo cinese

Se c'era bisogno di toccare con mano il gravissimo errore di aver aperto le ostilità contro la Russia di Putin, le aggressive minacce cinesi contro Formosa (Taiwan) spazzano ogni dubbio.

La stolta politica di Biden, dell'Unione del Male e di Draghi in prima persona ha regalato la Russia e Putin al campo nemico del vero Occidente, iconicamente rappresentato da John Wayne e da Ronald Reagan e di cui il Presidente Trump è solo un erede, non avendo nulla di "Occidente" quello della cancellazione della cultura, del woke, della droga libera e dei generi incerti.

Per dirla con Orban, l'Occidente è quello di Chuck Norris e non quello delle drag queen.

La Russia, come Popolo e come Storia, appartiene alla nostra Famiglia occidentale di cui è il baluardo orientale, la grande frontiera che ci tiene al riparo dalle invasioni asiatiche.

Esattamente come gli stati mediterranei (Italia, Spagna e Grecia) dovrebbero essere i baluardi che trattengono in Asia e Africa i clandestini indotti a sciamare come orde in tutta Europa.

Purtroppo la miopia politica, unita alla limitata capacità intellettuale e culturale dei vari Biden, Draghi, Von der Leyen, ha compromesso la stabilità dell'intero continente, obbligando la Russia ad appoggiarsi alla Cina ed agli altri stati antidemocratici (Corea del Nord, Cuba, Siria, Iran, Venezuela etc.).

Biden e sodali hanno anche dimostrato una ignoranza pericolosa della Storia, ripetendo l'errore compiuto nel 1936 da Inghilterra e Francia che promossero le sanzioni contro l'Italia che aveva conquistato l'Etiopia, esattamente come loro avevano negli anni conquistato tutto il resto dell'Africa.

Le sanzioni costrinsero l'Italia ad appoggiarsi alla Germania in cui Hitler aveva vinto elezioni democratiche ed era disposto ad ignorare le sanzioni, aiutando l'Italia, per acquisire, come poi accadde, un alleato.

Si poteva pensare che almeno Draghi conoscesse questo episodio di storia patria ma, evidentemente, la carriera da burocrate non contempla la conoscenza della Storia.

Formosa ha il pieno diritto a rivendicare la sua autonomia e indipendenza da Pechino finchè i suoi abitanti vorranno essere tali, esattamente come hanno il medesimo diritto i kossovari, i russofoni del Donbass, i catalani e gli scozzesi, i fiamminghi ed i valloni, i corsi e gli altoatesini, i dalmati e gli istriani.

E lì si che sarà nostro obbligo morale contribuire a difenderne la sovranità contro ogni aggressione cinese.

Anche perchè i cinesi non sembrano intenzionati a fermarsi a Formosa, ma già hanno esportato tecnologie e finanziato investimenti in Africa e Sud America, al punto che la stoltezza di Biden e soci appare ingigantita dai loro comportamenti anche verso il Brasile di Bolzonaro e la Turchia di Erdogan, due grandi paesi che possono spostare gli equilibri, almeno regionali.

Biden e compagni si sono inimicati la Russia e ci vorrà tempo per ricucire questo strappo, riportando la Russia nel campo che le compete, quello della Civiltà occidentale.

Ma prima dovranno essere sostituiti i responsabili della peggior politica internazionale che Stati Uniti e stati europei potessero mettere in pratica.


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