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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

28 agosto 2022

Vincere non basta. Occorrono i due terzi dei seggi

Il terzo comma dell'art. 138 della costituzione del 1948 è chiaro: "Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.".

E' la ragione per cui non dobbiamo cullarci nei sondaggi che attribuiscono al Centro Destra venti punti di vantaggio, pensando, magari, di poter fare i puri, quelli che sdegnano la politica concreta, arte del possibile, astenendoci o votando una lista monotematica, perchè ogni singolo voto è necessario per creare le condizioni per un vero cambiamento.

L'art. 138 della costituzione del 1948 ci dice che questo Centro Destra potrà lasciare una impronta stabile nella nostra società solo se gli elettori gli attribuiranno almeno 267 seggi alla camera e, considerando la palese ostilità dei senatori a vita che fanno quorum quand'anche non votassero, almeno 137 seggi al senato.

Una buona maggioranza, ma inferiore a quei numeri, costringerebbe il Centro Destra a governare con tutti i lacci e lacciuoli dell'attuale costituzione, soggetto alle interferenze straniere, sia dell'Unione del Male che delle consorterie finanziarie e affaristiche che agiscono come la Spectre nei romanzi e film di James Bond e, quindi, con risultati contrastati, disperdendo enormi energie per riuscire ad apportare minimi cambiamenti e, alla fine, conseguendo il solo risultato di sospendere derive e devianze, fino alle successive elezioni, quando una eventuale vittoria dei cattocomunisti potrebbe far riprendere il loro cammino.

Intendiamoci: sarebbe già tanto, ma non sarebbe quello di cui abbiamo necessità, cioè una totale inversione di rotta su ogni singolo tema politico, economico, sociale, morale, diplomatico.

Senza i due terzi non si cambia la costituzione e, ad esempio, continueranno ad esserci i cambi di casacca dei parlamentari eletti con una lista e che in corso di mandato traslocano altrove, perchè continuerebbe ad esserci una garanzia costituzionale che proibisce il vincolo di mandato agli eletti.

Senza i due terzi il presidente della repubblica potrebbe continuare ad essere eletto da un sinedrio di notabili e non dal Popolo.

Senza i due terzi dei seggi qualsiasi governo sarebbe ostaggio delle congiure di palazzo e delle interferenze straniere, invece di affrontare i problemi, oggi in primo piano quello energetico, guardando esclusivamente all'interesse nazionale dell'Italia e degli Italiani come fa Orban per l'Ungheria e per gli Ungheresi.

L'occasione per dare i due terzi dei seggi al Centro Destra non è mai stata così favorevole, con una sinistra incapace di elaborare progetti per l'Italia che non siano le servili riproposizioni di quanto decidono nell'Unione del Male e nella Spectre.

Non votare la ampia offerta delle quattro liste del Centro Destra, significherebbe gettare al vento quella che è forse l'ultima occasione per riscattare l'Italia e affermare la prevalenza del nostro interesse di Italiani su quello di unioni che a noi Italiani portano solo danni.


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