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18 aprile 2024

Applausi per Giorgia Meloni

Giorgia Meloni appartiene ad una generazione che non è la mia: 21 anni di differenza rendono le esperienze formative, politiche, di due persone completamente differenti.

Mi sento certamente più affine ai nostalgici ricordi di Marcello Veneziani, che ultimamente affiorano sempre più spesso nei suoi articoli, non ultimo l'editoriale di ieri ne La Verità, "dedicato" a Gianfranco Fini ed al processo per l'appartamento di Monte Carlo che dovrebbe avere oggi la sua sentenza.

Non sono neppure particolarmente incline ad unirmi al coro delle piaggerie verso le donne, solo perchè sono donne.

Ma Giorgia Meloni Primo Ministro comincio ad apprezzarla e stimarla oltre il senso di appartenenza politica e oltre le differenze che possono emergere, come sulla guerra in Ucraina, che probabilmente scontano anche il fatto che io, senza alcuna responsabilità, sono seduto in poltrona a discettare di teorie, mentre lei deve salvaguardare l'Interesse Nazionale ed i rapporti tra gli stati, dovendo dare delle risposte concrete che hanno conseguenze sulle persone.

Per questo apprezzo la risposta, secca, che ha rivolto ad un ministro del governo spagnolo che berciava la litania dell'attacco al "diritto" all'aborto perchè in Italia è passata una norma che, proprio in applicazione della legge sull'aborto italiana, nei consultori, ad affiancare le donne che vogliono iniziare il percorso abortivo, ci saranno anche esperti di Pro Vita.

Senza mezzi termini la Meloni ha definito "ignorante" il ministro spagnolo: con piena ragione.

E mi ha ricordato Giorgio (nomen omen ?) Almirante che in una Tribuna Politica degli anni settanta, definì "ignorante" il suo antagonista (non ricordo chi fosse, ma sicuramente non era un comunista perchè i comunisti, con la scusa che non volevano parlare con un "fascista", scappavano sistematicamente dal confronto televisivo che, allora, aveva tempi certi e moderato super partes, quindi ognuno poteva parlare senza interruzioni e completando il suo ragionamento) richiamando l'etimologia latina della parola, cioè ignorare l'argomento di cui si parla.

E il ministro spagnolo ignora la legge italiana che prevede proprio uno specifico percorso di assistenza per le donne, perchè, lungi dall'essere un "diritto", l'aborto è, nei casi previsti dalla legge non una festa, ma  una triste e dolorosa necessità.

Ma non è solo il farsi rispettare (come peraltro faceva Margareth Thatcher negli anni ottanta) rispondendo a tono e bacchettando i ministri stranieri che interferiscono sui fatti italiani, è anche un modo di presentarsi che riafferma l'indipendenza della nostra visione culturale.

Così, a differenza della Bonino, della Boldrini, della Mogherini, tutte riprese a colloquio con i capi degli stati islamici indossando rigorosamente il copricato da suore, la Meloni viene ripresa a parlare con i capi degli stati islamici meditarranei, ultimo quello tunisino, a capo scoperto.

Applausi quindi per Giorgia Meloni che, giorno dopo giorno, dimostra di essere un degno Presidente del Consiglio per l'Italia, confrontandosi con i rappresentanti delle altre nazioni senza sudditanza e senza piaggeria.

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