Leggo che un parlamentare della Lega ha proposto un bonus da elargire a chi si sposa.
Spero non sia una proposta di partito, ma solo di un parlamentare in cerca di visibilità.
Non perchè favorisca il matrimonio religioso piuttosto che quello civile (ma è già stato detto che sarà estesa a tutti) e neppure perchè arriverebbero pure gli omosessuali a pretenderne l'estensione alle loro "unioni", ma perchè si tratta dell'ennesimo sperpero di denaro pubblico che non porterebbe alcun frutto.
Ormai credo che nessuno sia in grado di elencare tutti i "bonus" più disparati che vengono elargiti senza alcuna produttività, ma solo perchè questa o quella lobby (da quelle automobilistiche a quelle energetiche, dai sindacati alle associazioni dei consumatori) ne hanno fatto una chiassosa bandiera per ottenere qualche citazione.
Se proprio non si riesce a risparmiare denaro per ridurre il debito pubblico, quello deve essere indirizzato a beneficio di tutti, nell'ottica di un progetto ideale e sociale che favorisca la crescita di tutta la società italiana.
Possono essere servizi, veri, come l'implementazione di asili o la costruzione di case per giovani coppie italiane, oppure può essere un provvedimento di riduzione generalizzata e sensibile di ogni tipo di tassazione.
In tale ottica mi andrebbe bene la soppressione dell'Iva sui beni di prima necessità come pane e latte, ma anche la riduzione dell'Iva sui qualsiasi bene e servizio, a cominciare dalle bollette delle utenze domestiche.
Per tutti, non solo per una parte della popolazione.
Meglio ancora, poi, la riduzione delle aliquote irpef, sempre per tutti, avendo come traguardo una flat tax molto bassa e la privatizzazione del maggior numero di servizi possibili, per far uscire lo stato dalle nostre vite e dalle nostre tasche.
E' ora di finirla con l'assistenzialismo di stato, come il reddito di cittadinanza, che non porta alcun beneficio.
La Meloni non si lasci coinvolgere dalla vecchia politica cattocomunista delle mancette ai vari gruppi di pressione per rabbonire lobbies o costruire clientele.
L'abbiamo infatti votata per adesione ad un modello ideale di società cui tendere, provvedimento dopo provvedimento, senza guardare al sondaggio del giorno, senza farsi condizionare delle urla del Masaniello di giornata, ma avendo ben presente il traguardo da raggiungere nonostante le difficoltà e gli anatemi dei cosiddetti benpensanti che vogliono fare beneficenza con i nostri soldi.
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