Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

04 novembre 2022

4 novembre, Festa della Vittoria

Ho avuto la fortuna di compiere l'intero percorso scolastico e parte di quello universitario, prima che la metastasi del sessantotto portasse alla soppressione della festività del 4 novembre, Festa della Vittoria nella Grande Guerra.

In particolare da bambino, durante le elementari e medie, il 4 novembre era un'occasione "padre-figlio", con la visita alle caserme aperte al pubblico con noi bambini affascinati da campagnole e carri armati e, ovviamente, completamente ignaro che poi su un carro armato avrei svolto il mio servizio militare, qualche anno dopo.

Era una autentica Festa, gioiosa e partecipativa, in cui si mischiava il fascino che sui bambini hanno sempre esercitato i mezzi militari, con la Storia Patria e la Memoria dei sacrifici compiuti per portare a compimento l'Unità Nazionale, recitando il Bollettino della Vittoria del Generale Diaz la cui frase finale abbiamo imparato a memoria, senza sforzo e senza obblighi.

Era un'Italia bella, sana, pulita, con una gioventù altrettanto bella, sana, pulita, lontana miliardi di anni luce da quella composta da tossici, sballati e parassiti che spesso vediamo ciondolare nella loro inutilità per le strade o nei rave party.

Era un Popolo che aveva Valori e Tradizioni che venivano rispettate e che trainavano, con il loro esempio, una vita quotidiana sicuramente meno scintillante di quella odierna, ma più verace.

Poi arrivarono i comunisti, il cui scopo era quello di conquistare il potere e per farlo dovevano minare le fondamenta della società civile.

Non a caso il provvedimento che soppresse alcune festività civili e religiose è del 1977, quando, dopo le elezioni del 1976, si arrivò alle prime maggioranze coinvolgenti il partito comunista.

E mentre si mantennero le festività del primo maggio e quelle di gran lunga divisive del 25 aprile e del 2 giugno, si soppresse, unica festività civile, quella del 4 novembre.

Si preferì continuare a festeggiare l'anniversario di una sconfitta militare per mandare in soffitta quello di una bellissima vittoria tutta Italiana, tutta di Popolo.

Nulla vale il parziale recupero ciampiano successivo che non riuscì neppure a ripristinare la festività, ma, anzi, le cambiò ipocritamente nome in Festa delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale.

Ma, per me, sarà sempre la Festa della Vittoria, quella che ci dimostrò che il Popolo Italiano, unito, è capace di soffrire e di vincere per far prevalere il proprio Interesse Nazionale, la propria Sovranità, la propria Identità, perchè quelli sono Valori che nessun tratto di penna, nessuno sproloquio buonista e politicamente corretto potrà mai cancellare dai nostri cuori.

Nessun commento: