Come tutti i bulli, anche i francesi, bulli da sempre, galletti come sono, quando trovano qualcuno che si oppone alle loro prevaricazioni, perdono la testa.
Le scomposte reazioni di chi ha, una tantum, accolto "ben" duecento clandestini portati da una nave che issava la bandiera della Francia, dimostrano che non si dovrebbe mai fare acquiescenza alla prepotenza dei bulli, siano essi persone, governi, organizzazioni non governative o istituzioni internazionali.
La Francia ha avuto gioco facile con l'Italia quando abbiamo avuto la disgrazia di avere governanti abbagliati da una legion d'onore, da una cattedra a Parigi e da qualche articolo di stampa favorevole.
E' la storia di sempre dei collaborazionisti che, non avendo il coraggio di opporsi ai soprusi, scelgono di allearsi con i violenti contro la loro stessa gente.
Poi, però, ogni tanto nasce qualcuno che non ha paura, ben sapendo che chi non ha paura muore una volta sola, mentre chi ha paura muore ogni giorno.
Giorgia Meloni ha un passato politico trasparente e coerente, non ha nulla da dimostrare e non ha aziende da salvaguardare.
I galletti transalpini starnazzano ogni giorno, mentre il Governo Italiano sta preparando, come risulta dalle dichiarazioni dei suoi ministri, una ulteriore stretta nei confronti delle ong.
Forte del sostegno della maggioranza degli Italiani come certificato da tutti i sondaggi sull'argomento.
Il tutto a maggior scorno di una stampa serva che si permette persino di ironizzare sulla solidarietà mediterranea con Grecia, Cipro e Malta, con uno spirito servile cui non si abbassavano neppure i giullari medievali.
Poi, come è d'obbligo, troveranno una parvenza di compromesso, perchè l'alternativa è trasformare il confine tra Italia e Francia nel nuovo Donbass e credo che neppure uno borioso come Macron sarebbe disponibile a rischiare.
Noi Italiani, invece, possiamo solo migliorare rispetto al baratro e alla sudditanza in cui ci hanno cacciato Monti, Letta, Renzi, Gentiloni e Draghi.
Quello che conta è che si stanno risvegliando le coscienze in tanti stati dei ventisette che compongono l'unione.
Quello che prima molti pensavano, adesso che una Grande Nazione come l'Italia sta rialzando la testa, sono disposti anche a dire: l'unione non può essere succube della diarchia francotedesca.
Intanto i galletti transalpini vengono cotti alla romana.
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