Le violenze cui si sono dedicati gli africani di Bruxelles e del Belgio dopo la vittoria del Marocco sul Belgio al Campionato Mondiale di calcio, sono solo le ultime di una lunga serie di violenze, che sono altrettanti ammonimenti, da parte di chi è stato "accolto" nelle nazioni occidentali, sconvolgendone il tessuto sociale, economico, culturale.
I disordini nelle principali città del Regno Unito e il terrorismo posto in atto dalle seconde e terze generazioni di immigrati, le violenze nelle banlieu francesi, dove ormai ci sono sacche di extraterritorialità nelle quali vige una legge che non è quella dello stato francese.
E se anche sono una conseguenza non di volontarie immigrazioni, ma di deportazioni coatte, ricordo le violenze dei negri negli Stati Uniti, con la loro pretesa di cancellare la cultura occidentale, riscrivere la Storia, abbattendo statue e bruciando libri.
Lo vogliamo capire che l'immissione massiccia di estranei, per cultura, per sangue, per mentalità, per storia, per TUTTO, rappresenta un pericolo per la nostra Sicurezza e per il livello di Benessere che abbiamo raggiunto ?
Stati Uniti, Regno Unito, Francia e adesso il Belgio sono tanti ammonimenti per tutti noi, che ci dicono che l'immigrazione di massa è una invasione che porta tanti danni e pochi benefici (quali ?), a differenza dell'ammissione controllata e centellinata di singole persone che arrivassero regolarmente, senza portarsi dietro l'intera tribù, con l'animo predisposto ad integrarsi accettando i nostri usi e costumi e non pretendendo di inserire a forza i loro nella nostra società.
E se non siamo in grado di imparare dagli errori altrui, allora meritiamo di estinguerci.
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