La Verità di oggi, con una serie di articoli come sempre fuori dal coro della stampa serva nazionale che tifa per lo straniero, analizza le ragioni della posizione francese e osserva come, ad essere isolato, sia Macron, cui arriva solo il sostegno rumoroso dei cattocomunisti italiani e quello tiepido di Mattarella che, però, non ha titolo per impegnare l'Italia che si è dotata di un Governo espressione del voto popolare e che quel voto popolare interpreta al meglio.
Guerra economica, volontà di prevaricazione, ambizione ad essere la guida dell'Unione del Male, timori interni, sono tutti gli elementi che ci dicono perchè la Francia l'ha fatta fuori dal vaso e, chiedendo di isolare l'Italia, si è, di fatto, isolata, agendo come i pifferi di montagna che vennero in città per suonare e invece furono suonati.
Ma c'è una parte dei francesi che non ci sta alla politica di Macron e ha chiesto di non far sbarcare i clandestini e di rimandarli non in Italia, ma in Africa.
Da dove non sarebbero mai dovuti partire senza un regolare, preventivo visto di destinazione.
Perchè il problema, se l'Europa fosse veramente "unita" ed avesse dei "valori" comuni, è che cambia molto poco se le orde dei clandestini vengono fatte scaricare in Italia, in Francia, in Spagna, in Grecia o in qualsiasi altro porto d'Europa.
Resterebbero sempre clandestini, con i relativi oneri, costi, problemi anche di sicurezza interna, pronti comunque a sciamare ovunque.
Certamente per l'Italia è molto meglio se le ong si recassero nei porti degli stati di cui battono bandiera e abbiamo visto, proprio con la Ocean Viking, che ne hanno la capacità e l'autonomia tecnica, come per la Francia (e per chiunque altro) è più pratico trasformare, con la complicità di politici vassalli, tutti cattocomunisti, l'Italia nella discarica europea dell'immigrazione.
Vedremo cosa concluderanno nella riunione di emergenza dei ministri degli interni in procinto di essere convocata grazie alla Meloni che ha gridato come il re sia nudo e ha posto il problema che potrebbe far implodere l'unione.
Ma la soluzione, a meno che dal cilindro non estraggano qualcosa di veramente innovativo e concreto che non sia però il solito impegno, che finirà disatteso, di ricollocare i clandestini in Europa, spargendoli per le varie nazioni come prezzemolo, soluzione che non risolve, è solo quella di bloccare nei porti di partenza i clandestini, controllarli, respingere chi non ha titolo per venire in Europa e dare il visto di ingresso, in base alle quote di ogni singola nazione, agli altri.
Non credo che l'Europa, questa Europa malata di contabilità e guidata da piccoli e meschini burocrati saprà assumere una decisione ferma e responsabile, con tutte le tare che hanno i cattocomunisti per il nostro glorioso passato coloniale.
Ma sarebbe l'unica strada, qualsiasi altra soluzione, sarebbe solo un rinviare il problema, accrescendo peraltro il malessere dei cittadini europei.
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