Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

29 dicembre 2022

Tanta simpatia, una timida fiducia e due timori


Terminata la prima conferenza stampa del primo Presidente del Consiglio di Destra dell'Italia repubblicana sembra ancora presto, dopo soli due mesi di governo, fare un bilancio.

Sul numero di Panorama uscito mercoledì 28 dicembre, Marcello Veneziani ha tracciato il quadro forse più realistico della situazione che ho provato a riassumere nel titolo di questo mio commento.

Non è certo possibile giudicare una manovra fortemente condizionata dalla crisi energetica (di cui il Governo Meloni non ha alcuna responsabilità perchè discende dalle scelte sbagliate dei governi precedenti, Draghi incluso e dell'Unione del Male) che ha drenato 21 dei 35 miliardi disponibili, nè gli obblighi (anche quelli totalmente estranei alla responsabilità del Governo Meloni) assunti con l'Unione del Male da Draghi ed i debiti con i quali ci hanno messo un cappio al collo.

E' una manovra unanimemente considerata di Destra ed è un bene, una affermazione della politica, un segno di rispetto verso i cittadini che, in maggioranza, hanno votato per il primo Premier di Destra.

Poteva essere una manovra più orientata a Destra ?

Sicuramente sì.

Più significativi i provvedimenti collaterali come il decreto cosiddetto anti rave (che contiene anche norme per la riammissione dei medici cosiddetti no vax) e il decreto che dovrebbe limitare il ruolo da traghettatori di clandestini delle ong.

Anche qui un elettore di Centro Destra come me aspirerebbe a qualcosa di più, ad esempio nei confronti dei clandestini io vorrei la realizzazione di un rigido respingimento, ma resta il fatto che è iniziata l'inversione di rotta rispetto al passato.

Siamo, insomma, in una fase iniziale, con i motori che si stanno scaldando e con il governo che sta prendendo possesso delle leve del potere.

C'è quindi tanta simpatia che circonda la figura del Presidente del Consiglio, che sfocia in una timida fiducia per quello che si spera riesca a realizzare nei cinque anni della legislatura, perchè la prospettiva deve essere di legislatura e sarà fra cinque anni, dopo cinque anni di Governo Meloni, che potremo toccare con mano il cambiamento.

La stessa conferenza stampa ha visto una Meloni molto preparata, convincente, "sul pezzo", nonostante i tentativi di metterla in difficoltà (come non provarono mai con Draghi), che ha confermato tutto il bene che possiamo pensare delle sue qualità oratorie e di polemista, alle quali possiamo aggiungere, sempre confermati dall'odierna conferenza stampa, una visione progettuale di come deve evolvere la nostra Società.

Una visione che è molto accattivante per chi, come me, ha in gran parte la stessa concezione di Patria, di Governo, di Società.

Ed è proprio quella visione che si percepisce molto chiaramente dalle parole della Meloni che induce ad una timida fiducia sul futuro.

Ma ci sono anche due timori perchè  il Governo possa proficuamente andare a dama.

Timori legati strettamente ai nemici interni ed esterni del Governo, della Destra, della Nazione, dell'Italia e degli Italiani.

Non possono preoccupare le opposizioni sbandate, prive di una guida, arroccate su posizioni passatiste e che non sanno che far suonare il disco rotto dell'antifascismo.

La vera opposizione non è in parlamento, ma è nelle consorterie affaristico finanziarie che hanno interesse ad avere davanti un'Italia in ginocchio, suddita, indebitata e silente, da trasformare in terra di conquista, ma anche in una discarica di tutti i clandestini che non vogliono altrove.

Quelle consorterie trovano la loro voce tramite gli organismi sovranazionali come la Commissione Ue e la Bce che, con la complicità dei governi degli ultimi dieci anni, hanno posto dei paletti che il Governo Meloni dovrà schivare sia sotto il profilo finanziario che sotto quello normativo, per ripristinare una Sovranità Nazionale unica che possa realizzare l'obiettivo di accrescere Benessere e Sicurezza per gli Italiani.

Lo abbiamo già visto con le interferenze, del tutto ininfluenti a livello di bilancio e di debito pubblico, sui contanti e sul pos e lo vediamo con la stolida ostinazione di confermare un pnrr scritto prima della controversia tra Russia e Ucraina e che sarebbe stupido conservare come è senza adattarlo alle mutate circostanze.

Il secondo timore deriva dalle resistenze dei parrucconi, di quei sepolcri imbiancati che però posseggono e dirigono giornali, radio e televisioni, persino quelle pubbliche.

Proprio questa mattina, a Radio anch'io tra le 7,30 e le 8 è andata in onda la peggiore esibizione di disinformazione sul decreto contro i clandestini.

Data la parola ad una di un bollettino di stampa orientato a sinistra come "Open", uno sconosciuto "costituzionalista" che ha palesato subito la sua faziosità e una esponente di ong, tutti a senso unico e che hanno occupato 20 minuti di tempo, sono stati concessi solo cinque minuti alla Sottosegretaria all'Interno.

E' la violazione di ogni par condicio, è un indice di quello che aspetterà il Governo Meloni nei prossimi cinque anni, ma è anche un invito alla Meloni, ai ministri tutti, agli esponenti del Centro Destra, di mettere mano alla informazione pubblica e, magari, di non rilasciare più interviste a giornali di sinistra che, comunque, sono e restano faziosi, dai quali non si potrà mai avere una informazione obiettiva.

Giornali, cartacei, radiofonici, televisivi, delle cui affermazioni dobbiamo sempre dubitare ed alle quali non potremo mai credere.

Anche su questo ho una timida fiducia che il Governo Meloni, riesca a restituirci una vera informazione che dia le notizie e non le opinioni, di cui non me ne frega nulla, dei partigiani cattocomunisti denominati "giornalisti".

Nessun commento: