Messa di Natale a Bologna, l’omelia di Zuppi: “Fate posto agli stranieri”
Lo ha detto il presidente della Cei e arcivescovo della città nella cattedrale di San Pietro
Ho fatto il "copia e incolla" del titolo di un articolo della Cronaca di Bologna del Carlino online, la testata di Bologna dove è Arcivescovo il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), fedelissimo di Bergoglio che lo nominò prima vescovo della mia città e poi cardinale e, al momento, il più gettonato candidato a succedere allo stesso Bergoglio.
L'omelia, come la lettura dell'articolo rende chiaro, è stata più articolata, ma l'aspetto rilevante, quello centrale, quello che mi indigna maggiormente, è riassunto nel titolo: "Fate posto agli stranieri".
Continua così la decadenza della chiesa cattolica che trascina con se tutta una storia bimillenaria in cui era la chiesa che tutelava e difendeva la Tradizione di un Popolo, la sua Identità.
Dire, semplicisticamente, che dobbiamo fare posto agli stranieri perchè i posti ci sono, vuol dire accettare sottomissione e meticciato, vuol dire rinunciare ad essere quello che siamo per inseguire un ibrido che ha tutto l'aspetto di un mostro, vuol dire perdere la propria Identità, vuol dire inginocchiarsi e rinunciare all'Eredità dei nostri Avi, disperdendola e tradendola.
Quanta differenza con le parole di un altro Arcivescovo di Bologna, il Cardinale Giacomo Biffi che ventidue anni fa, prevedendo il pericolo delle immigrazioni selvagge, aveva posto dei sicuri paletti, fondati sulla compatibilità, assimilabilità e disponibilità ad integrarsi di chi vuole vivere da noi.
Allora sì che la Chiesa svolgeva il suo ruolo a difesa del proprio Popolo di appartenenza, senza peraltro rinunciare alla missione di diffondere il messaggio universale della religione.
Allora sì che si poteva giustificare una Fede in qualcosa di intangibile e che non ha altra prova se non la personale convinzione, per l'appunto, di Fede.
Fare posto agli stranieri ?
Nessun commento:
Posta un commento