I telegiornali l'hanno mostrata ieri e i giornali radio parlano oggi del Presidente del Consiglio alla prima della Scala.
Io mi sono stupito a vederla assieme a Mattarella (!), alla Von der Leyen (!!!) e, per sua fortuna, anche a La Russa, sul palco ad ascoltare, forse cercando di soffocare sbadigli e abbiocco.
Sì, perchè personalmente non credo che lo spettacolo andato in onda ieri alla Scala sia nelle corde della Meloni e, a scanso di equivoci snobisti, non è neppure nelle mie corde.
L'unico motivo che vedo per la Meloni alla Scala è nell'assolvimento di un dovere di ufficio connesso al suo ruolo di Presidente del Consiglio e, sotto questo aspetto, ha fatto benissimo ed ha la mia piena comprensione e solidarietà.
Ma spero che non sia un primo passo per trasformarsi da underdog, in parvenu alla ricerca di una legittimazione negli ambienti sociali della cosiddetta "alta società", che ammorbidirebbe (e di molto !) la politica che speriamo di poter vedere da questo governo, sempre di più, anno dopo anno.
Posso capire che la Meloni, dopo aver incontrato Landini, abbia sentito la necessità di un bagno di bellezza, luci, abiti eleganti e soprattutto riflessioni intelligenti e coerenti, ma spero proprio che resti sempre una formalità.
Tanto più che il Bene dell'Italia e degli Italiani non può certo arrivare dai Mattarella o dalle Von der Leyen e neppure dalla gran parte di quelli che hanno assistito alla prima, presumibilmente tutti votanti del pd, con il rolex al polso e un attico nella ztl milanese.
Ovviamente se, invece, mi sbaglio e alla Meloni piacesse realmente l'opera, allora ha tutto il diritto, nel poco tempo libero che le rimane dai suoi doveri istituzionali, di fare ciò che maggiormente la gratifica, con le modalità e le compagnie che più preferisce.
Da oggi, comunque, torni la Meloni da battaglia, quella che respinge i clandestini proponendo il blocco navale, quella che aumenta il tetto al contante (e forse vorrebbe pure abolirlo come sarebbe giusto), quella che consente agli esercenti di risparmiare sulle commissioni del pos togliendo le sanzioni se non lo mettono a disposizione per spese inferiori ai 60 euro, quella che toglie il reddito di cittadinanza a chi potrebbe lavorare.
Perchè l'Italia e gli Italiani hanno necessità di svoltare a U e invertire la rotta tenuta negli ultimi dieci anni.
Non sarà facile, non sarà indolore perchè i privilegiati stanno già esercitando il massimo della resistenza al cambiamento mettendo in campo tutte le loro panzertruppen a cominciare da quelle cartacee e catodiche.
Ma dopo i disastri degli ultimi undici anni, da Monti a Draghi compresi, non si può guardare troppo per il sottile o prestarsi a minuetti di cortesia.
1 commento:
Giorgia non poteva fare altrimenti. Prova a immaginare se avesse disertato l'evento, quante canaglie si sarebbero scagliate contro di lei, tacciandola di "antieuropeismo" (per me un complimento) e di sgarbo contro la baronessa von der Krukken, purtroppo presidente del Parlamento Europeo!
Due parole contro la teppaglia rossa che fuori la contestava e faceva la solita gazzarra. Come mai quando andavano le pie donne della sinistra ingioiellate come la Madonna del Pilar (Melandri, Finocchiaro ecc.) e in passerella a sfoggiare griffe di alta moda, non c'erano queste farse rosse?
La Scala è da anni il Tempio delle consorterie, visibili già fin dai tempi del golpe finanziario del 2011, quello che destituì il gov. Berlusconi, con tanto di Monti e Napolitano sul palco d'onore ad assistere alla rappresentazione del massone Mozart nel "Don Giovanni". Ora è toccata al "Boris Godunov", opera contro "il potere assoluto" che doveva servire a metaforizzare l'Antiputinismo delle élites.
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