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01 dicembre 2022

Obbligo è il contrario di Libertà

Il nuovo fronte aperto dai cattocomunisti nella loro guerra contro l'Italia e gli Italiani, si chiama "pos" e va a braccetto con il tetto ai contanti.

I cattocomunisti si stanno stracciando le vesti per la scelta del Governo di portare a sessanta euro il limite sotto il quale un esercente non ha l'obbligo di accettare le carte.

E questo dopo essersele stracciate perchè il Governo ha portato a cinquemila euro il limite per i pagamenti in contanti.

A sentire i cattocomunisti asserviti all'Unione del Male, pagare in contanti al bar o all'edicola fino a sessanta euro o poter acquistare beni e servizi fino a cinquemila euro senza usare una carta, sarebbe un favore agli evasori che galopperebbero in simili praterie, probabilmente bevendo un centinaio di caffè al giorno.

In realtà, anche questo Governo Meloni, pur essendo, come ha scritto ieri ne La Verità Marcello Veneziani, "mille volte meglio" di chi lo ha preceduto, risulta ancora troppo restrittivo, perchè non dovrebbe esserci alcun obbligo a pagare con la carta, come non dovrebbe esserci alcun obbligo per gli esercenti ad accettare pagamenti con la carta, a prescindere dagli importi.

Se io volessi comprare un castello pagando in contanti, dovrei avere la possibilità di farlo: si chiama Libertà.

Se un esercente vuole essere pagato in contanti, ha il diritto ad esigerlo e l'acquirente ha il diritto di rifiutarsi e di andare da un esercente concorrente: si chiama Libertà, che funziona e deve essere riconosciuta ad entrambe le parti, non ad una sola.

Perchè uno stato che sappia fare lo stato non deve penalizzare i più per cercare (senza mai riuscirci !) di colpire pochi, presunti "evasori".

Non è questione di commissioni più o meno esose.

Se uso la carta, è giusto che io paghi le commissioni che la società privata che la emette mi richiede, come ho la libertà di rinunciarvi e scegliere la carta di un altro emittente, pagandone le commissioni.

Semmai le commissioni accollate all'esercente dovrebbero essere spostate sull'acquirente che vuole usare la carta: se vuoi usare la carta, paga le commissioni, perchè, come ha giustamente scritto in tweet il sen. Claudio Borghi: "la moneta legale è il contante. Il resto è un servizio privato. Non c'è alcun limite alla sua libertà, lei paghi come vuole e il commerciante accetta quello che vuole, se i vostri metodi si incontrano bene, altrimenti amici come prima.".

Se non voglio pagare le commissioni alla banca, uso il contante, perchè deve essere un mio diritto di Libertà.

In un altro tweet di un utente a me sconosciuto (@___Nukenin) ho invece trovato un'ottima sintesi del perchè l'Unione del Male e i suoi accoliti spingono per tetti o, addirittura, abolizione del contante: "Eliminare il contante serve a tracciare tutti i pagamenti. Tracciare tutti i pagamenti serve (tra le tante cose) a imporre le quote di CO2 ai cittadini.Raggiungi la quota massima mensile di CO2? Ti bloccano il conto e al massimo puoi acquistare pane e acqua.".

Così è molto chiaro.

Del resto non occorre spremersi troppo per capire che ogni obbligo significa limitazione della Libertà individuale, controllo e sanzioni.



1 commento:

Nessie ha detto...

Certo, obbligo significa già di per sé, restrizione. In Argentina durante la pesante crisi economica che giunse al Crack, Fernando de la Rua impose l'odiosa restrizione di pochi pesos detta "corralito". Questo voluto dalla Ue è un corralito . E' inamissibile anche l'obbligo vaccinale del quale sta discutendo la Consulta in queste ore. Se la Ue ha comprato troppi stockaggi di Pfizer, io non devo essere costretta a fare 8 dosi, tanto per smaltirli. A rischio della mia salute e incolumità fisica.