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06 settembre 2023

Abolire le detrazioni per ridurre le tasse

Sembra un paradosso, ma non lo è.

Chi non delega la compilazione delle dichiarazione dei redditi, si rende conto della giungla di detrazioni che, anno dopo anno, governo dopo governo, trovano spazio nel manuale di istruzioni, riempiendo pagine di casistiche a loro volta suddivise in ulteriori sottocasistiche, ognuna delle quali ha una sua percentuale di detrazione.

Una selva di ipotesi, di spese detraibili, altre deducibili, documenti da presentare, dichiarazioni da riportare, segnalazioni da dimostrare che siano state effettuate.

Percentuali che variano dal 30 al 110 per cento e variano anche all'interno della stessa fattispecie, in base all'anno in cui sono state effettute le spese.

Lavori che, se vengono effettuati da un condominio, vengono puntualmente recepiti dal precompilato, ma se riguardano la sfera del privato, del singolo proprietario, allora vengono semplicemente segnalati "guarda che ci risultano bonifici per ristrutturazione ..." e che quindi bisogna inserire, modificando il precompilato e mettendo il collo sul ceppo dei controlli (anche se è il fisco stesso che ci dice di aver ricevuto un bonifico come previsto dalla legge sulle detrazioni).

Adesso, con il Governo di Centro Destra, comincia ad emergere la verità su tutte queste detrazioni che, lungi dall'essere un beneficio, se non parziale e solo limitatamente a chi può usufuirne (e occorre anche avere capienza, cioè pagare nell'anno imposte almeno pari alla detrazione che si richiede) diventa una zavorra per ogni possibile intervento dello stato, ad esempio per aumentare la spesa sanitaria o di sicurezza nelle emergenze.

Perchè, come stiamo osservando oggi, il solo 110% inchioda il bilancio dello stato ad un obbligo di pagamento di oltre 80 miliardi (sembra che per la manovra 2024 si debbano trovare 40 miliardi, ognuno può far di conto sulla geniale trovata di Conte).

Capisco e condivido quindi le ipotesi di metterci le mani e, a mio avviso, il sistema migliore sarebbe quello di abolire, tout court, ogni ipotesi di detrazione e deduzione, salvaguardando il pregresso, cioè la decorrenza dell'abolizione delle detrazioni deve essere per i lavori successivi alla approvazione del provvedimento di abolizione, in modo da poter dirottare, ogni anno in misura maggiore, man mano che andranno ad esaurimento le detrazioni già riconosciute o richieste in base alle normative vigenti, le somme loro riservate, ad un gigantesco piano di riduzione delle tasse, così che ognuno di noi possa spendere, in base a quello che ha ed a quello di cui ha necessità, attingendo da un raddito significativamente più alto grazie alla riduzione delle imposte.

Verrebbe anche notevolmente semplificata la dichiarazione dei redditi con un beneficio indubbio nella chiarezza della stessa e nelle opportunità di accertamenti.


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