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No alla deriva

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19 settembre 2023

Il Centro Destra


Se qualcuno avesse nutrito speranze sulla implosione del Centro Destra dopo la morte di Silvio Berlusconi, probabilmente adesso sprofonderebbe in una depressione incurabile.

Forza Italia sembra tenere, perdendo qualcosina dopo il balzo in avanti nei sondaggi per effetto della commozione (la stessa che nel 1984, con la morte di Berlinguer, spinse il partito comunista a diventare momentaneamente, alle europee, il primo partito italiano), ma tenendo sorprendentemente nonostante l'oggettivo scarso appeal di Tajani.

La Lega sta riprendendo quota e ruota intorno al 10% a seconda dei sondaggi, nonostante la Meloni non abbia fatto quegli errori che a Salvini costarono il travaso di un elettorato molto sovrapponibile dal suo partito a Fratelli d'Italia.

Fratelli d'Italia è costantemente sopra il dato delle politiche dello scorso anno, nonostante un anno di governo.

La manifestazione di Pontida e la visita a Lampedusa della Meloni (con Tajani volato a New York dove verrà raggiunto dalla stessa Meloni) hanno mostrato un Centro Destra coeso, forte e che sa sia mobilitare le piazze, che aver cura delle emergenze e nel contempo essere presente e protagonista nei vertici internazionali.

Poi, certo, soprattutto da destra, ci sono molti mal di pancia perchè non si vedono, hic et nunc, quei cambiamenti ed io stesso vorrei immediati, sensibili e draconiani come il taglio della spesa e delle tasse, privatizzazioni, liberazione completa della rai dalla metastasi cattocomunista.

Ma quelli sono sentimenti di pancia e chi ha la responsabilità di governo deve ascoltarli e poi filtrarli attraverso la realpolitik dell'opportunità e delle possibilità.

I movimenti di destra che criticano la Meloni dovrebbero spendere meglio il loro tempo e le loro energie per provare a ritrovarsi sotto un'unica bandiera, che potrebbe essere quella del Generale Vannacci, ben sapendo, però, che nessuno è in grado di conseguire una maggioranza assoluta e quindi il compromesso sarà inevitabile per governare, anche nell'ipotesi di una lista unitaria della Destra Italiana che ottenga una grande affermazione elettorale.

Perchè quello che in quasi un anno di governo abbiamo potuto apprezzare in questo Governo, è la coerenza del traguardo finale, che non è cambiato, degli obiettivi da perseguire e, soprattutto, di quello di cui non si parla più.

Come lo ius soli che, grazie a questa maggioranza, per questa legislatura (e si spera anche per le prossime) è accantonato e dimenticato come il famigerato ddl Zan con le nuovenormative liberticide contro la libertà di opinione e di sua diffusione.

Il Centro Destra del futuro non potrà prescindere dal compromesso tra le varie componenti e anche dal continuare a gestire la propria offerta politica nella consapevolezza che ilmondo globalizzato è realtà.

L'importante è starci da protagonisti, rifiutando di portare acqua a Germania e Francia per il tramite dell'unione del male.

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