Le parole insensate di Bergoglio e la conferma che uno stato estero, la Germania, con un atto oggettivamente ostile, finanzia organizzazioni antitaliane, le ong, che ci scaricano clandestini ad ogni viaggio, dovrebbe far capire alla Meloni che i tempi della diplomazia sono ormai giunti al capolinea.
Spiace dirlo, ma i francesi stanno adottando quella politica di che sarebbe apprezzabile anche in Italia, chiudendo ermeticamente, inviando truppe armate, il confine nord orientale per fermare gli arrivi dai Balcani e schierando la flotta per bloccare le partenze (se in accordo con gli stati africani di partenza) o comunque per respingere gli arrivi al limite delle nostre acque territoriali, anche con la forza se necessario.
O lo si fa in accordo con altri stati e con una squadra navale congiunta, o lo dovremo fare in proprio.
Perchè l'invasione c'è e la vediamo tutti i giorni nelle nostre strade, quando ad ogni angolo dei centri cittadini ci sono singoli o gruppi di immigrati, sfaccendati, che spesso chiedono soldi e talvolta usano violenza per marcare il territorio.
Apprezzo moltissimo, nell'intervista di ieri al Tg1, che la Meloni riconosca che sull'immigrazione non sono arrivati i risultati sperati e sono convinto che questo, che è probabilmente l'unico buco nero del suo primo anno di governo, resta prioritario nelle sue preoccupazioni, ma l'orizzonte dei cinque anni da lei indicato (è vero, non specificatamente per i clandestini, ma in generale) è troppo lungo.
Il termine massimo non potrà che essere il 2024, all'esito delle elezioni europee di giugno e della formazione della nuova commissione europea.
Nel frattempo, è bene continuare ad insistere per ricordare che il Popolo della Destra, chiede il pugno di ferro, il respingimento, per fermare gli sbarchi.
Non importa il come si arriverà a fermarli, l'unica cosa che ci interessa è che non sbarchino più e siano rimpatriati quelli già arrivati illegalmente.
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