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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

12 settembre 2023

Meno Europa, più Vita

Leggendo i quotidiani e ascoltando i giornali radio, sentiamo continuamente notizie di intrusioni della commissione europea e degli organismi europei sulle vicende nazionali.

Ogni mese sparano, in modo ansiogeno, numeri (a caso, direi, visto che non ci azzeccano mai) su inflazione, pil, crescita, decrescita.

Un accordo tra due compagnie aeree è fermo perchè la commissione, attraverso uno dei suoi tanti tentacoli, deve approvarlo, dopo aver espletato una miriade di formalismi.

L'Italia non è libera di non aderire ad un programma (il Mes) che ci costringerebbe a pagare i debiti delle banche tedesche, senza però avere i parametri per ricevere uguali aiuti in caso di necessità, ma così vuole "l'Europa" e ci ricattano (sì, perchè è evidente che il ricatto è in corso) per dare il via libera a quel mostro.

Non si contano le direttive europee che impongono questo e quello, transizione energetica e sostegno all'Ucraina, fino ad arrivare al punto che le ong (e alcuni italiani piccoli piccoli) chiedono che "l'Europa" imponga all'Italia di aprire i porti (ma solo quelli a loro comodi !) ancor più di quanto non stia purtroppo facendo (e immagino che se si cominciasse a respingere i clandestini, ammonimenti e condanne si sprecherebbero).

Allora la domanda è: come siamo potuti cadere così in basso, partendo da una idea validissima e, cioè, l'abolizione delle barriere tra stati nazionali che consentissero, nel pieno rispetto di un Mercato liberale, la libera circolazione di persone e merci ?

Perchè l'Europa è una espressione geografica, non politica, nè etnica.

Gli stati nazionali, pur con qualche scostamente da registrare ai confini, hanno senso di esistere come entità politica, anche perchè si sono venuti costituendo non con un tratto di penna, ma attraverso un lungo, lunghissimo percorso fatto di guerre, di trattati, di conquiste, di perdite territoriali.

L'Europa non ha nulla di tutto ciò, semmai il retaggio delle guerre che si sono combattute nel nostro continente hanno avuto il significato e il pregio di rafforzare le identità nazionali.

Ma l'Europa è un continente in cui la libera circolazione di persone e di merci porta solo benefici reciproci se venisse lasciato libero ogni stato di regolarsi in base a leggi, monete, regolamenti propri.

Il dirigismo europeo, invece, ci sta regalando, contemporaneamente, inflazione e recessione, imposizioni sanitarie ed energetiche, invasioni multietniche e devianze morali.

Per tornare a vivere bene, il primo passo è avere meno Europa nelle nostre nazioni, recuperando l'idea iniziale di un continente senza barriere per persone e merci, ma dove ogni stato abbia le sue leggi e agisca senza subire invasioni di campo da parte di enti sovranazionali.

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