Fanno bene.
Non è che se trasferissimo i clandestini dall'Italia in Germania, in Francia o in Ungheria cambierebbe molto la questione, avremmo solo scaricato su altri costi e problematiche che, invece, non devono coinvolgere nè le singole nazioni e neppure l'entità sovranazionale se non per agire in modo da impedire ai clandestini di sbarcare in Europa.
Naturalmente le motivazioni di Germania e Francia sono tali da attizzare le polemiche a fini elettorali in vista delle europee del 2024 e i governi socialcomunisti di Scholze e Macron cercano disperatamente di riguadagnare terreno nei confronti dell'Afd e della Le Pen che, da sempre, fanno del respingimento dei clandestini una loro battaglia.
E' una battaglia che è anche bandiera per Fratelli d'Italia e Lega che però, giunti al governo, sono stati fortemente rallentati da un onorevole tentativo di coinvolgere gli stati di partenza per dare al problema una soluzione strutturale e pacifica.
Non mi sembra che i risultati possano arrivare in tempo per le elezioni di giugno 2024 e, quindi, è ora che la Meloni e Salvini agiscano, pienamente giustificati dalle scelte di Germania e Francia, per dire che, poichè non possono più far defluire i clandestini altrove, noi siamo saturi e, quindi, sarenno respinti tutti i prossimi arrivi.
A cominciare da quelli delle ong che dovranno essere dirottate verso porti presso gli stati di cui battono bandiera e, se italiane o se forzassero il blocco, dovranno perdere definitivamente il natante, da sequestrare e affondare al largo.
La Meloni, al convegno di Fratelli d'Italia, ha espresso la convizione di riuscire a giungere ad una soluzione del problema e credo nella sua buona fede e nel suo impegno.
La questione però è: quando ?
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