Tra le altre, ho appreso che il Prefetto di Bologna ha incontrato il sindaco Lepore che gli avrebbe esposto i problemi per l'accoglienza dei clandestini (ortodossamente chiamati "migranti") e gli avrebbe chiesto "più risorse".
Tradotto dal cattocomunistese significa che lo stato, cioè tutti noi cittadini, dovrebbe erogare a lui (Lepore) ed agli altri sindaci più soldi da elargire alle cooperative che si occupano di dare vitto, alloggio, cure, istruzione ai clandestini che arrivano o che le ong (difese dal partito di Lepore) ci scaricano quotiianamente.
Ma se i clandestini, diventati "migranti" nel linguaggio politicamente corretto, sono, come ci è sempre stato detto fino alla nausea, loro stessi delle "risorse", che avrebbero dovuto pagarci le pensioni, aumentare il nostro pil, eseguire tutti i lavori che noi non vogliamo più fare e, adesso, persino invertire il calo demografico, perchè siamo sempre noi a dover tirar fuori soldi per il loro mantenimento ?
Se i cattocomunisti ritengono che i clandestini siano risorse, se li prendano senza frignare e senza chiedere un solo centesimo bucato allo stato (cioè a noi).
E, egregio signor sindaco Lepore, altro non domandare, hai già le tue risorse: falle produrre (se ci riesci).
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