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No alla deriva

No alla deriva
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28 settembre 2023

Tutto, troppo prevedibile

Ieri Marcello Veneziani ha pubblicato un editoriale ne La Verità con il quale ha fatto un bilancio del primo anno dalla vittoria elettorale.

La sostanza di quell'articolo è che lui approva la Meloni, non è nè entusiasta, nè scontento, semplicemente si rende conto, come era ampiamente prevedibile, che la Meloni ha fatto tutto quello che poteva in un quadro in cui ha mani e piedi legati, per cui dobbiamo già essere contenti che non ci siano più quegli altri che ci avrebbero messo altri cappi al collo, svendendo altra Sovranità, magari anche altri tratti di mare e accentuando la deriva sociale e civile della Nazione.

Sono d'accordo con Veneziani e sottolineo la prevedibilità.

E' tutto, troppo prevedibile.

La Meloni ha scritto un Nadef obbligato, cercando solo quegli spazi per quei piccoli passi verso la realizzazione del programma.

I cattocomunisti ragliano come se fosse accaduto un cataclisma.

Assieme ai grillini, poi, chiedono ogni giorno "risorse", cioè denaro, che proprio loro hanno contribuito, in undici anni di governo, a sperperare, veggasi bonus, da quello Renzi al superbonus di Conte.

L'Europa è arcigna e non ha certo l'immagine che aveva la Marianna francese raffigurata da una giovane e bellissima Brigitte Bardot, ma è sempre più somigliante alla Lagarde della Bce, da non mostrare ai bambini prima che vadano a dormire, avrebbero gli incubi notturni.

Ma se non accade nulla, un cataclisma, una guerra, una rivoluzione violenta, una vera epidemia, resterà sempre tutto estremamente prevedibile, ingessato.

Allora ben vengano i piccoli passi verso un risanamento della nostra società, perchè l'alternativa, come abbiamo sperimentato da Monti a Draghi, per undici anni, è una accelerazione verso quella distopia fondata sul politicamente corretto, il woke, la teoria del gender, il meticciato etnico e che si riassume nella cancellazione della cultura, cioè della nostra Storia, delle nostre Radici, delle nostre Tradizioni.

Arriverà anche il momento di un grande balzo, ma quel momento non è oggi.

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