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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

26 gennaio 2024

Ammettere sempre tutte le opinioni e le manifestazioni pacifiche

Se il Consiglio dei Ministri prosegue nella costruzione di un'Italia migliore, con una serie di provvedimenti, ad esempio a favore della terza età, i cattocomunisti si avvitano nelle loro paturnie ideologiche, dimenticando che per undici anni avrebberoo potuto fare e invece hanno solo sperperato denaro di tutti, aumentando il debito pubblico di oltre mille miliardi.

Purtroppo anche questo governo risente delle scorie del passato, soprattutto quando viene suonata la grancassa del conformismo, la legge del gregge che vuole che si debba belare tutti assieme.

Così il Ministro Piantedosi invia una direttiva ai prefetti perchè valutino l'opportunità di proibire manifestazioni anti israeliane il 27 gennaio.

Perchè ? Perchè il 27 gennaio sarebbe la festa della memoria.

A me sembra che il divieto sia un modo per inasprire l'ostilità verso gli ebrei e non per avvicinarsi alla memoria della loro sofferenza.

Io non ho parte nel conflitto tra israeliani e palestinesi se non quella dell'interesse di tutti noi Italiani a veder garantita la Sicurezza dei trasporti di persone e merci, che è minacciata esclusivamente dai terroristi musulmani.

Non posso inoltre nascondere l'efferatezza, che meriterebbe il loro sradicamento totale, delle azioni dei terroristi palestinesi che, con un lungo filo che unisce Monaco, Fiumicino, l'Achille Lauro al 7 ottobre 2022, si stanno distinguendo, nonni, padri, figli, nipoti, per spargere sangue innocente.

Ciononostante credo che le manifestazioni di sostegno ai palestinesi e, quindi, antiisraeliane, debbano essere legittime, finchè si mantengono sul piano della esposizione pacifica, senza violenze nè su persone, nè su proprietà pubbliche o private.

Ovviamente, qualora dovessero trascendere, la repressione dovrebbe essere spietata, come sempre quando si passa dalla enunciazione di una qualsivoglia idea, ancorchè estranea alla coscienza dei più, al fatto concreto del commettere una violenza fisica.

Tutti abbiamo il diritto di manifestare le nostre idee, anche se sono opinioni che non piacciono ad altri ed in ogni giorno dell'anno, a prescindere dalle ricorrenze altrui, purchè non si trascenda nella violenza fisica.

Vietare manifestazioni pacifiche, con le loro simbologie di qualunque genere esse siano, è una violazione del diritto naturale alla Libertà che appartiene a ciascuno di noi e che non è soggetto all'autorizzazione di un ministro o di un governo.

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