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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

02 gennaio 2024

Parole, parole, parole


Non ho ascoltato il discorso di Mattarella di fine anno e neppure i predicozzi di Bergoglio, tanto la sostanza (se c'è sostanza) me l'avrebbero propinata, come è stato, i vari radio e telegiornali.

E ancora una volta non riesco che ad apprezzare sempre di più i tre, onesti, sinceri minuti dell'ultimo saluto che io abbia ascoltato in diretta, quello del Presidente Cossiga che ripropongo integralmente, tratto da You Tube.

Cosa ha detto Mattarella (lo stesso dicasi di Bergoglio) che meriti una menzione nei futuri libri di storia ?

Nulla.

Perchè del nulla hanno parlato, visto che vorrei proprio ascoltare qualcuno che, in diretta televisiva esalti la guerra, inviti a picchiare le donne o faccia il panegirico della tirannia.

Le ovvietà tirate per quindici, venti, trenta minuti servono solo a suscitare un applauso (e il fatto che sia stato unanime è la dimostrazione che non sia stato pronunciato nessun discorso epocale), ma non risolvono i problemi, soprattutto se sono petizioni di principio che si scontrano con la realtà dei fatti.

Diversamente, se fosse quel fulmine di ... pace come viene dipinto, Mattarella avrebbe risolto tutti i nostri problemi quando ha avuto il compito di operare nel concreto e non di limitarsi a fervorini per questa o quella circostanza, soprattutto quando fu ministro della Difesa e sostenne così tanto la pace da adeguarsi alla decisione del suo presidente del consiglio, D'alema, per mandare la nostra aviazione a bombardare Belgrado.

Tutti noi sapremmo pronunciare discorsi intrisi di bontà e di zuccherosi buoni propositi, il difficile arriva quando si devono immergere le mani nel concreto.

Come fai ad avere un mondo di pace quando arrivano i terroristi palestinesi che, da oltre 50 anni, passando per Monaco, Fiumicino, l'Achille Lauro, hanno delle periodiche alzate di capo e cominciano ad ammazzare chiunque ?

E quelli di oggi non sono gli stessi di allora, ma sono i loro figli e nipoti e possiamo presumere che fra qualche anno i figli e i nipoti di quelli di oggi agiscano allo stesso modo.

E quale pace vogliamo avere quando bande di delinquenti cercano di ostacolare il commercio e la navigazione nel Mar Rosso, lanciando missili e droni come se fossero i fuochi d'artificio di fine anno ?

E quale democrazia dobbiamo sostenere, quella forse che impone una vaccinazione obbligatoria ed esclude dal lavoro e dalla retribuzione chi rivendica il suo diritto all'autodecisione ?

Mattarella e Bergoglio (ma anche gli altri capi di stato, sia chiaro !) non potrebbero dire nulla di più di quello che hanno detto, ben sapendo che al fare sono preposti altri e quindi è molto comodo avvolgersi nel mantello della saggezza e pntificare quando sono altri che dovranno poi lavorare per realizzare quel progresso che ci garantisca Benessere e Sicurezza.

Però, come Cossiga ha dimostrato il 31 dicembre 1991, Mattarella e Bergoglio potrebbero dire molto di meno, abbandonare la retorica e limitarsi agli auguri di buon anno. 

Io lo apprezzerei di sicuro.

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