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No alla deriva

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12 gennaio 2024

Non ci siano limiti alla rieleggibilità

La Lega ha finalmente depositato un disegno di legge per consentire ai presidenti di regione di espletare un terzo mandato quinquennale (sembra quasi l'incipit di Star Trek con i viaggi dell'astronave Enterprise nella sua missione quinquennale ...).

La limitazione dei mandati per i presidenti di regione e i sindaci è relativamente recente (quando si decise di far  eleggere i sindaci direttamente dai cittadini nel 1993)  ed è manifestamente uno scimmiottamento del XXII Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che vieta ad un presidente di esercitare per più di due mandati consecutivi.

La limitazione dei mandati avrebbe come finalità apparente quella di impedire la formazione di apparati di potere che si alimentano con la permanenza negli incarichi e le opportunità che ne derivano per influenzare le scelte economiche e quindi appalti e ogni altra attività che possa favorire o meno questa o quella impresa.

Vi è poi una motivazione, occulta ma non meno rilevante, che nella limitazione dei mandati vede la possibilità di liberarsi di un personaggio che può diventare ingombrante, facendo da tappo alle ambizioni altrui, soprattutto se la sua azione amministrativa fosse coronata da buoni risultati.

Ma è proprio per questo che non ci dovrebbe essere alcun limite di mandato: se uno fa bene il sindaco o il presidente della regione o, qualora si arrivasse finalmente all'elezione diretta, il Primo Ministro o il presidente della repubblica, perchè dovremmo rinunciarvi ?

Non può e non deve essere una legge, uguale per tutti, che non tiene in alcun conto i risultati conseguiti, a decidere se uno debba rinunciare a proseguire nel suo mandato.

Gli unici a poterlo decidere devono essere gli Elettori che con il loro voto possono confermare o meno un sindaco, un presidente di qualcosa per due, tre, dieci mandati (se l'eletto sopravvive ...).

Quello che importa è che un eletto sappia svolgere il suo lavoro bene, con competenza, capacità e nell'interesse dei cittadini unici a poter determinare se ciò è avvenuto o se è opportuno che sia sostituito da un nuovo presidente.

Non possiamo rinunciare, solo per compiacere i teorici del rinnovamento e del complottismo, all'esperienza e alle conoscenze che si accumulano nell'espletare un mandato se il Popolo Elettore decide che quel sindaco o presidente è in sintonia che le sue aspirazioni e aspettative.

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