Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

27 gennaio 2024

Non scaricare sugli Italiani gli sbagli sull'Ilva

I nodi delle acciaierie di Taranto, ex Ilva, stanno venendo al pettine.

Pare che sia avviata la chiusura di un altoforno, forse l'ultimo in attività, che segnerebbe la fine della produzione e il fallimento conclamato dell'azienda.

Il Ministro Urso ha inviato una ispezione, la Schlein ha affermato che sarà a fianco dei lavoratori (fossi in loro sarei preoccupato ...), il Governo aveva avviato le procedure per l'amministrazione straordinaria, un aumento di capitale e la ricerca di nuovi capitali privati.

La società indiana che era entrata come socio di maggioranza con tanto clamore e al rullo dei tamburi, si è rivelata un bluff o, meglio, una tipica società di lucro come tutte le altre, con una politica finalizzata alla massimazione del profitto, al minor costo possibile, lasciando solo sulla carta gli investimenti.

Non riesco a fargliene una colpa.

E' società indiana, non ha alcun interesse nello svenarsi per l'occupazione in Italia e neppure per la realizzazione di fabbriche a basse emissioni qui da noi, quando da loro l'inquinamento è all'ordine del giorno, prevalendo l'interesse alla produzione.

Il Governo Meloni si trova così ad affrontare e rimediare, come ha ben detto il Presidente del Consiglio durante il premiertime alla camera, ai danni di undici anni di governi cattocomunisti con la loro appendice finale grillina.

Risolvere il problema non è questione di pochi mesi o pochi anni, ma soprattutto non sarebbe nè indolore e neppure a costo zero.

La pretesa dei sindacati è quella di una nazionalizzazione così i lavoratori diventerebbero lavoratori statali con tutte le guarentigie del caso.

E noi Italiani, tutti, ne pagheremmo il costo.

Un costo che a causa delle pretese di segno opposto degli ambientalisti, supportati dalle inevitabili sentenze dei magistrati che non devono far quadrare i conti delle aziende e neppure dello stato, aumenterebbe a livelli intollerabili se si dovesse metter mano a tutti gli interventi per sanare le emissioni inquinanti.

Forse varrebbe la pena di valutare se non sia meno costoso pagare una indennità ai lavoratori, mentre si provvede ad una loro ricollocazione graduale e smantellare l'Ilva,  piuttosto che procedere con un accanimento terapeutico, modello Alitalia, che porta solo costi che mai si potranno recuperare.

La responsabilità di come siamo messi oggi non è di questo Governo, ma di quelli precedenti, sono stati quelli che hanno demagogicamente cavalcato le paturnie ambientaliste, sono stati i magistrati che hanno imposto onerosi e inattuabili interventi, il tutto con sullo sfondo sindacati e amministratori locali passivi, mentre veniva sfilata un'azienda che, bene o male, produceva e dava lavoro, a chi, i Riva, erano in grado di gestirla.

Adesso non si chieda a noi Italiani di pagare per i loro errori.

Diamoci un taglio ed evitiamo gli errori compiuti con la Fiat, con Alitalia e con il Monte dei Paschi, dove abbiamo messo soldi nostri che mai più rivedremo.










Nessun commento: