Oste, è buono il tuo vino ?

La sentenza della corte suprema di Israele che ha cassato una delle leggi di riforma della giustizia votate dal parlamento dello stato ebraico e, segnatamente, quella che avrebbe inibito alla stessa corte di interferire con l'azione legislativa ed esecutiva, oltre a confermarmi che una delle grandi storture del nostro tempo è la presenza di una tracimante magistratura, in ogni nazione, che pretende di comandare senza sottoporsi preventivamente al voto popolare, mi ha fatto venire in mente il vecchio detto popolare del titolo.

Cosa volete che risponda una corte suprema quando le si chiede se ritiene di dover rinunciare ad un suo privilegio ?

Lo stesso che risponderebbe un oste se gli si chiede se il suo vino è buono !

E' ridicolo che una legge approvata da un parlamento eletto, possa essere distorta o addirittura cassata per l'intervento di un magistrato nominato o che ha solo partecipato ad un concorso pubblico.

A nulla vale che si chieda una conformità (peraltro fondata solo su interpretazioni di parte e spesso interessate) ad una legge quadro, chiamata costituzione, scritta presumibilmente molti anni prima, da una assemblea eletta da una popolazione che non c'è più, per rispondere ad esigenze non più attuali ed in un contesto storico ampiamente superato.

Sarà ben più conforme al sentimento popolare un parlamento eletto uno, due, cinque anni fa, rispetto ad una assemblea che votò una legge trenta, cinquanta, cento anni prima !

La Politica deve riappropriarsi del primato legislativo ed esecutivo, riportando la magistratura al ruolo che le compete: applicare le leggi esistenti e non interpretarle o riscriverle con le sentenze.

Un magistrato che giudichi in base alla sua ideologia dovrebbe essere esautorato dalle sue funzioni, soprattutto quando esterna opinioni, legittime per qualsiasi altro cittadino, dalle quali emerge un pregiudizio verso una parte politica sui cui atti viene chiamato a giudicare per il ruolo ricoperto.

Come appare nelle dichiarazioni di quel giudice della corte dei conti che sbavava dalla rabbia perchè non è stato fatto ostruzionismo contro la legge di bilancio con la finalità di portare l'Italia all'esercizio provvisorio o, almeno, di costringere il Governo Meloni a porre la fiducia.

E non devono essere i suoi colleghi a giudicarlo ed a sanzionarlo, perchè allora sarebbe come, nuovamente, chiedere all'oste se il suo vino è buono.