Maggiore capacità di risparmio e spesa degli Italiani, minore incidenza delle tasse dello 0,2%, inflazione a picco, occupazione ai massimi livelli, piccola contrazione persino del debito pubblico, oltre al dato della Borsa già consolidato per essere stata, quella di Milano, la borsa con il maggior guadagno nel 2023 in tutta Europa.
Da ciò, nonostante il miserabile tentativo della stampa cattocomunista di indurre al pessimismo, una maggiore fiducia di consumatori e aziende sul loro futuro personale e su quello della Nazione.
Poco contano i liturgici anatemi dei cattocomunisti e dei loro sottopancia grillini che sbavano di rabbia per i risultati del Governo di Centro Destra, la sensazione che ognuno di noi ha, è di stare meglio rispetto ai precedenti undici anni di governi, da Monti a Draghi, a guida cattocomunista.
Il debito pubblico, cresciuto mostruosamente negli undici anni di governi, da Monti a Draghi, a guida cattomunista (da meno di 1800 miliardi a oltre 2800 miliardi) con provvedimenti suicidi come il superbonus, i monopattini, i banchi a rotelle, l'acquisto compulsivo di gas ai prezzi massimi, è la nostra palla al piede.
La sfida che attende il Governo sarà proprio quella di non ridurre i benefici acquisiti, anzi aumentare la capacità di spesa e di guadagno degli Italiani, contenendo prima e cominciando poi a ridurre il debito pubblico.
E c'è una sola strada: ridurre le spese.
Da quelle meramente assistenzialiste a quelle per coprire debiti e incapacità gestionali.
Per ridurre le spese, lo stato deve allontanarsi dalla vita degli Italiani, tornando ad essere solo terzo garante e regolatore, ma non parte.
E il privato, come la Borsa ha dimostrato, non potrà che dare all'Italia una nuova spinta verso un maggiore Benessere.
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